Biblioteca civica "MINO MILANI" bibliogarlasco@yahoo.it tel. 0382/801009 "Le paradis, à n'en pas douter, n'est qu'une immense bibliothèque" (Gaston Bachelard) SELEZIONE DI ARTICOLI SULL'UNIVERSO-LIBRO
sabato 19 giugno 2010
José Saramago
"Lo scrittore portoghese e premio Nobel, Josè Saramago, è morto oggi attorno alle 13.45 nella sua residenza a Lanzarote della località di Tias, nelle Isole Canarie. Saramago, che era malato di leucemia, aveva 87 anni. Poeta, romanziere e giornalista, Saramago è stato l'unico autore di lingua portoghese ad avere ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura nel 1998. Appassionato di Internet, nel 2008 aveva iniziato a scrivere un blog per dialogare con i suoi lettori il Caderno de Saramago. Nei mesi scorsi sua fondazione, Fundación Saramago, si è fatta però promotrice di un'iniziativa Leer està de moda a favore del piacere della lettura del buon vecchio libro a dispetto di eBook e iPad.
Saramago nacque nel 1922 ad Azinhaga, primogenito di una povera famiglia contadina che tre anni dopo si trasferì a Lisbona: trascorse l'infanzia lavorando per mantenere la famiglia, dopo essere stato costretto ad abbandonare la scuola. Il suo primo romanzo - che non ebbe successo - fu Terra do pecado, pubblicato nel 1947; dopo trent'anni di silenzio, segnato però dalla pubblicazione di alcuni libri di poesie e dalla pratica del giornalismo, uscì Manuale di pittura e calligrafia, vero inizio di una carriera letteraria.
Nel 1980 pubblicò Una terra chiamata Alentejo sulla rivolta della popolazione della regione più ad est del Portogallo. Ma è con Memoriale del convento (1982) che arrivò il grande successo, seguito da L'anno della morte di Riccardo Reis. Negli anni '90, grazie al Nobel, pubblicò L'assedio di Lisbona, Il Vangelo secondo Gesù, quindi Cecità, Tutti i nomi, La caverna, L'uomo duplicato, Le intermittenze della morte e Le piccole memorie.
È stato uno dei sostenitori dell'iberismo, il movimento che propugna l'unificazione di Spagna e Portogallo, i due paesi cui dedica anche il romanzo La zattera di pietra. Per le sue posizioni sul conflitto Medio Oriente è stato accusato di antisemitismo, mentre per il Memoriale, ma soprattutto per il suo Vangelo e il testo teatrale La seconda vita di Francesco d'Assisi ha subito gli attacchi dalla Santa Sede. Ateo confesso, ebbe problemi con il governo portoghese che rifiutò di presentare il suo Vangelo secondo Gesù Cristo al Premio Letterario Europeo, abbandonando per protesta il paese e trasferendosi a Lanzarote.
Lo scorso anno El Pais aveva pubblicato un suo violento attacco contro Berlusconi da lui definito come un «virus» e un «delinquente». Un articolo molto critico sul premier era presente anche nel suo blog Caderno che sotto forma di raccolta di scritti era stato proposto alla Einaudi che rifiutò la pubblicazione. Il Quaderno è stato edito nel 2009 per i tipi di Bollati Boringhieri.
Il suo ultimo libro, pubblicato ad aprile da Feltrinelli, s'intitola Caino. Un'opera dove l'autore a vent'anni dal Vangelo secondo Gesù Cristo, era tornato ad occuparsi di religione con una riscrittura ironica e allegorica della Bibbia. Saramago, si legge nel sito della casa editrice: «Fa di Caino un essere umano né migliore né peggiore degli altri. Al contrario, il dio che viene fuori dalla narrazione è un dio malvagio, ingiusto e invidioso, che non sa veramente quello che vuole e soprattutto non ama gli uomini. È un dio che rifiuta, apparentemente solo per capriccio e indifferenza, l'offerta di Caino, provocando così l'assassinio di Abele. Caino è un'eccezionale invenzione letteraria che mette in scena l'assurdo di un dio che appare più crudele del peggiore degli uomini.»." (da Addio a José Saramago, il Nobel che faceva il verso all'iPad, "Il Sole 24 Ore", 18/06/'10)
Saramago. Addio al Nobel ribelle che voleva riscrivere il mondo (da La Repubblica)
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