mercoledì 19 marzo 2008

Libri Scheiwiller


"Un piccolo 'missile' è avvistato per maggio al Lingotto. Tranquilli, niente a che fare con l'affaire Israele. Spargimento di sangue virtuale nel nobile circo degli scrittori italiani con possibili (e da più parti sperati) spostamenti
d'aria nella Premiopoli nostrana. Trattasi di un almanacco. Una delle prime uscite della nuova Libri Scheiwiller, la gloriosa sigla acquisita alla fine del 2007, dopo alterne vicende, dal "Sole-24 ore", partner di maggioranza, e dalla Motta Editore. E che, dopo aver offerto qualche raffinato assaggio nei mesi scorsi (con Didimo, John Berger, la Millet) si presenta adesso in libreria in assetto completo.
I 10 LIBRI DELL’ANNO. Così s’intitola l''oggetto contundente', inventato e curato da Alfonso Berardinelli che ha chiamato dieci critici a scegliere ciascuno un libro italiano, saggistica o narrativa o poesia, tra gli usciti negli ultimi dodici mesi e a scriverci su almeno dieci pagine, 'non una recensione, quasi un saggio', ognuno puntando sul testo dal quale 'si sente particolarmente ispirato, in positivo o in negativo'. L’intenzione è di 'offrire ogni anno cento pagine di critica che siano un bilancio approfondito e ponderato sulla nostra letteratura'. Confessa Berardinelli, critico d’eccellenza lui stesso, come noto: 'Ho inventato una piccola trappola proprio per i miei colleghi. Che arrivando, con i loro giudizi, valutazioni, stroncature, alla vigilia della stagione dei premi, avranno anche l'occasione di sparigliarne le carte'. Potrà succedere qualcosa, prima delle varie Valle Giulia, Viareggio, Venezia?
LE ALTRE 'SFIDE'. La nuova Scheiwiller, che ha acquisito 300 titoli dal catalogo di Vanni (mentre i 3000 della creatura da lui più amata, All'insegna del pesce d'oro, strenuamente difesa dalla vedova, sono ora in parte custoditi al Mart di Rovereto), non si limita alla provocazione, amando piuttosto un pizzico di rischio con le sue tre collane fondamentali: 'L'Arte e le arti' guidata da Salvatore Carrubba che apre con il Dizionario delle arti di Felix De Azua, gran successo in Spagna, e, per la prima volta in volume, con gli scritti Sull’architettura di Derrida; Idee condotta da Vincenzo Trione, i cui primi titoli, Sull'uguaglianza di Maurizio Ferrera e Il peccato di Adamo, guida all'economia teologica dell'americano Duncan Foley, sembrano notevoli. Con Prosa e poesia, Berardinelli (tutti sono componenti del Comitato Editoriale) pare aver raccolto la vera e propria eredità di Vanni, 'un grande onore, anche se gli farei torto se cercassi di continuare esclusivamente sulla sua linea'. Base del Progetto 'liberare la collana da ogni ipoteca di specializzazione ... oltrepassare le differenze tra il testo di prosa e il testo di poesia: privilegiando una narrativa non fiction, dove autobiografia, saggistica, etc. possano intersecarsi o fondersi ...'. Si parte con un Hitchens come sempre 'contro', dove la sua Vittoria di Orwell è un 'attacco al presente della cultura americana' e con la Tetralogia politica di Gaston Salvatore, Stalin, Hess, Allende e l'anonimo commerciante ebreo Monsieur Joseph in una pièce teatrale insieme 'politica e visionaria', per arrivare alla poesia di Febbraro, di Bordini, ai nuovi russi, ai Lampi di Julia Hartwig.
E I GIOVANI AL TIMONE. Trentenne tutta l'équipe di redazione a cominciare dal responsabile editoriale Massimiliano Vianello, poco disposto a esibirsi se non per specificare la linea della nuova Scheiwiller: 'Ricerca e dibattiti sui grandi temi culturali contemporanei'. A Vanni piacerebbero questi" (da Mirella Appiotti, Trappola per i critici, "TuttoLibri", "La Stampa", 01/03/'08)

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