lunedì 5 gennaio 2009

Things I've been Silent About di Azar Nafisi


"Quando Azar Nafisi negli anni Ottanta e Novanta, era professoressa di letteratura occidentale a Teheran, raccontava le sue storie più interessanti senza firmarle, a volte ai giornali stranieri desiderosi di saperne di più della Repubblica Islamica dell'Iran. Nel 1997, Nafisi si stabilì definitivamente negli Stati Uniti e decise di dare pubblica testimonianza della propria esperienza, una testimonianza che diventò ancora più forte nella sua autobiografia del 2003, Leggere Lolita a Teheran. In quella sua autobiografia intrecciava le sue vicende personali con quelle dei suoi ex studenti, usando come pietra di paragone i due anni di esperienze condivise in un gruppo di lettura, organizzato in casa sua, centrato sugli scrittori messi al bando, come Nabokov o Fitzgerald. Leggere Lolita divenne un best seller; Nafisi, che è visiting fellow e docente a contratto presso la School of Advanced International Studies della Johns Hopkins University, divenne famosa. Oggi Azar Nafisi ha scritto un altro saggio autobiografico, molto più intimo del primo, un'analisi della sua vita familiare spesso difficile, narrata sullo sfondo degli eventi drammatici della recente storia iraniana. L'idea del libro è nata da un elenco che la Nafisi aveva iniziato a compilare nel suo diario dopo la rivoluzione islamica del 1979, intitolato Things I've been Silent About. La scrittrice ha attinto anche ad altre fonti: i diari, a lei destinati, che il padre ex sindaco di Teheran, iniziò a tenere quando la figlia aveva quattro anni; le memorie ufficiali del padre, nonché la sua biografia inedita, senza abbellimenti; le fotografie di famiglia, alcune delle quali avute dalla madre e pubblicate nel libro. Il più delle volte Nafisi si affida ai ricordi, uno strumento potente, capace tanto di deformare quanto di illuminare [...] " (da Elaine Sciolino, Mamma e papà a Teheran, "La Repubblica", 05/01/'09)

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