giovedì 15 gennaio 2009

Edgar Allan Poe (1809 - 2009)


"'Siete bravo quasi quanto il Dupin di Edgar Allan Poe. Non pensavo che nella vita reale esistessero persone simili', commenta ammirato il dottor Watson nelle prime pagine del romanzo che inaugurò la fortunatissima serie di Sherlock Holmes. Così, con questo piccolo omaggio, Arthur Conan Doyle riconosceva il proprio debito verso il saturnino inventore del genere poliziesco, dando al contempo conto di quanto fosse noto il nome di Poe. Non che ve ne fosse bisogno. Il suo genio, perlomeno in Europa, non era certo passato inosservato. Baudelaire lo aveva magnificato e tradotto, Manet lo aveva illustrato, un gran numero di artisti, poeti e scrittori erano rimasti fatalmente colpiti dalla sua opera. [...] " (da Tommaso Pincio, Gli eredi di Allan Poe. Dostoevskij e Nabokov gli devono qualcosa, "La Repubblica", 15/01/'09)

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