giovedì 8 gennaio 2009

Ankara pronta a riabilitare Nazim Hikmet


"Quando, alcuni anni fa, Orhan Pamuk accettò di fare per sole 24 ore il direttore del quotidiano turco "Radikal", pubblicò tra lo sconcerto dei nazionalisti un articolo che apriva la sezione Cultura intitolandolo Possono sputarti in faccia quanto vogliono. Il pezzo riguardava il più grande poeta nazionale, Nazim Hikmet, perseguitato per le sue idee di sinistra e considerato un traditore, al punto da doversi rifugiare in Russia, dove morì esule nel 1963. I suoi lavori furono proibiti per molti anni. L´immagine scelta dal premio Nobel a corredo della pagina ricordava un numero del quotidiano "Cumhuriyet", quando nel 1951 scrisse a proposito di Hikmet: 'Fai moltiplicare la sua foto così che il paese possa sputare fino a saziarsi'. Ieri il governo di Ankara ha fatto sapere di essere pronto a riabilitare il suo poeta più celebre del XX secolo, ridandogli la cittadinanza. Primo a usare i versi liberi, tradotto in 50 lingue, vincitore del premio internazionale della Pace nel 1955, Hikmet non nascose mai le sue simpatie marxiste. Pubblicò lavori sui massacri degli armeni, e scontò 15 anni di prigione, da cui uscì solo grazie a un´amnistia, perdendo però la cittadinanza a favore di quella polacca. Morì a 61 anni, per un attacco di cuore. Le sue spoglie si trovano ancora a Mosca.
Soprannominato 'il gigante dagli occhi blu', Hikmet è ora oggetto di una vera e propria riscoperta. Non solo dell´opera, ben conosciuta anche in Italia. Ma della sua figura. Due anni fa, un film con un bravissimo attore turco che lo impersonava, Yetkin Dikinciler, ha avuto un grande successo in Turchia. Rileggendo adesso il servizio su Hikmet nel giornale firmato da Pamuk, si nota ancora: 'Quel comportamento riassume la condizione degli scrittori e degli artisti agli occhi dello Stato e della stampa'. Ieri il vice premier turco Cemil Cicek ha detto, spiegando la misura presa dal governo: 'I delitti che all´epoca portarono a togliere la nazionalità a Hikmet non sono oggi più considerati dei crimini'. Che le cose stiano iniziando a cambiare, o che più probabilmente le autorità di Ankara vogliano dare un segnale positivo alle tante pressioni internazionali a favore degli intellettuali in Turchia, è comunque una buona notizia." (da Marco Ansaldo, Ankara pronta a riabilitare Nazim Hikmet, "La Repubblica", 06/01/'09)
Turkish poet Nazim Hikmet regains citizenship (da GuardianBooks)

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