giovedì 10 gennaio 2008

Maestri e infedeli. Ritratti del Novecento di Corrado Stajano


"L'elenco è illustre, include Gadda e Munari, Sciascia e Magris, Garboli e Ortese, Revelli e Primo Levi, ma anche personalità come Raffaele Mattioli, Ferruccio Parri, Riccardo Lombardi. E' una sorta di 'garzantina' civile del Novecento, una galleria di sessanta medaglioni sapientemente tratteggiati, il cui tratto comune è riassunto nel titolo Maestri e infedeli (in gennaio da Garzanti). Perché questo titolo? 'Perché sono stati maestri eminenti nei loro saperi e sono stati infedeli rispetto al tempo storico in cui hanno vissuto' risponde Corrado Stajano, anche lui 'maestro' di giornalismo e 'infedele' alla sua epoca. Nel volume (corredato dalle foto di Giovanna Borgese e Paola Agosti) sono raccolti i ritratti-intervista di intellettuali e politici 'disubbidienti' incontrati da Stajano fin dai tempi del "Giorno" diretto da Italo Pietra. Scorre la storia d'Italia, restituita attraverso squarci dal sapore epico. Come il dialogo tra Togliatti e Mattioli, in veste di editore della Ricciardi ('Che senso ha oggi una collezione di classici?', domanda il leader comunista. 'Io ho creato un muro. Finché voi non avrete digerito i libri di questo muro, non potrete fare un saltino alto così ...', è la risposta del banchiere). Colpisce tra le testimonianze quella di Alberto Cavallari, appena uscito dalla 'più spaventosa delle traversate', la direzione del "Corriere" occupato dai piduisti. 'Lei la deve smettere con la storia della P2', lo chiama alla fine del 1981 Angelo Rizzoli, scontento di come Cavallari tratti la questione del "Corriere". 'E con lei deve smetterla anche il presidente Pertini. Anzi, appena lo vede glielo dica'. Tempo un quarto d'ora e Cavallari è al telefono con il Quirinale. 'Pertini mi disse di star tranquillo. So che la mattina dopo parlò con Rizzoli, lo sollevò da terra. Il presidente non tollerava sfide sulla P2'." (da Simonetta Fiori, Maestri infedeli, "Almanacco dei libri", "La Repubblica", 8/12/'07)

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