mercoledì 9 gennaio 2008

Gisèle Freund - Ritratti d'autore

"Nella sua funzione sociale, la foto è oggi un mass media di importanza capitale, perché niente uguaglia la forza di persuasione dell’immagine, accessibile a tutti. Per un esiguo numero di fotografi però, e io sono tra quelli, l’immagine è ben più che un mezzo d’informazione: attraverso la macchina fotografica essi esprimono se stessi." (Gisèle Freund)

"Gisèle Freund - Ritratti d'autore": una grande antologica (12 gennaio - 24 febbraio 2008, Galleria Sozzani, Milano), celebra i noti ritratti di scrittori, intellettuali ed artisti scattati da Gisèle Freund a partire dalla fine degli anni '30. La mostra ripercorre per oltre mezzo secolo la vita professionale della fotografa. Le immagini esprimono l'incredibile percezione visiva di Gisèle Freund, influenzata da diversi incontri, milieux e culture, e ispirata dai vari paesi in cui ha vissuto e viaggiato. Le fotografie esposte rivelano la sensibilità del suo obiettivo, capace di proporre con intelligenza atmosfere, eventi e personaggi del tempo. Nei suoi ritratti la fotografia diventa un mezzo per catturare la personalità dei soggetti raccontando la loro sfera più intima. In mostra ritratti di André Malraux, James Joyce, Walter Benjamin, Virginia Woolf, André Gide, Tristan Tzara, T. S. Elliot, Jean Cocteau, Henri Matisse, Simone de Beauvoir, Marguerite Duras e molti altri ancora. L'insieme delle fotografie e dei libri originali in mostra offre una visione globale dell'opera di Gisèle Freund e del periodo storico che ha attraversato, tra i più stimolanti e fertili del ventesimo secolo.

Gisèle Freund - Ritratti d'autore (Silvana Editoriale, 2007): donna forte, indipendente, 'fotografa per caso', un'intellettuale che non è stata forse considerata 'maitre a penser' del suo tempo, ma per attendibilità e modernità delle sue tesi si rivela oggi di importanza fondamentale nel dibattito sulla fotografia. Una fotografa donna in un'epoca in cui pochissime donne svolgevano questa professione, un'esule volontaria che rifiuta l'avvento di un potere repressivo e limitante, scegliendo di non ristabilirsi mai più nel suo paese d'origine, la Germania. Colpisce il suo fotografare con libertà, il ritrarre le persone nel loro ambiente domestico, l'essere così vicina ai propri soggetti, colti con grazia e semplicità in un attimo della loro vita. Dai suoi ritratti emerge sempre la realtà di un incontro. Gisèle Freund rappresenta un anello centrale tra l'avvento della fotografia, i suoi precedenti e lo sviluppo successivo, avendo contribuito con i suoi scritti alla sistematizzazione teorica del dibattito fotografico. La sua posizione è connessa al pensiero di Benjamin, agli insegnamenti della Scuola di Francoforte, agli autori chiave del dibattito storico e contemporaneo sulla fotografia, Moholy-Nagy, Roland Barthes, Susan Sontag. Nel centenario della nascita è qui presentata nella sua doppia attività di fotografa e di teorica, contrassegnata da un intenso lavoro pratico e speculativo.

Gisèle Freund alla National Portrait Gallery
"Gisèle Freund Honored"

1 commento:

Anonimo ha detto...

questa me la voglio vedere, bella dritta!
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