giovedì 31 gennaio 2008

La scienza tra le nuvole di Giulio Giorello e P. Luigi Gaspa


"I fumetti nuova frontiera dei divulgatori. Il filosofo Giulio Giorello pubblica con il biologo Pier Luigi Gaspa La scienza tra le nuvole (Raffaello Cortina) e ha intenzione di usare l’ultima storia di Paperino vagante tra universi paralleli per il corso sui paradossi del Multiverso che tiene all’Università di Milano. Lo ha preceduto James Kakalios: all’Università del Minnesota, Usa, insegna fisica e astronomia con Superman e l’Uomo Ragno, lezioni trasformate nel libro La fisica dei supereroi (Einaudi). Non sono proprio fumetti, ma il filone è simile: Carlo Toffalori, logico matematico, ci presenta una lettura scientifica dei romanzi polizieschi (Il matematico in giallo, Guanda) e fa capire che dipanare l’intreccio di un delitto ha molte analogie con la dimostrazione di un teorema. Era il 1965, a Torino, quando il giovane Umberto Eco, ancora senza cattedra, teneva corsi liberi di estetica dei fumetti. Luigi Pareyson,suo maestro, forse era perplesso ma lasciava che l’enfant prodige, laureato su San Tommaso, giocasse all’eresia. E così Eco iniziò a sdoganare le storie a strisce. Le quali sono diventate la nona musa con La storia del fumetto (Utet) di Franco Restaino, docente di filosofia teoretica, e hanno conquistato un settore alla Fiera del libro di Torino uscendo dal giro per iniziati di Lucca Comics. L’Italia in declino dimentica facilmente i suoi punti di forza. Tra questi c’è la Disney Global Magazine, con sede in via Sandri a Milano. Sforna 220 milioni di copie all’anno esportandone i quattro quinti in Europa e nel mondo, 130 milioni sono le copie di Topolino, il periodico più diffuso tra i ragazzi sotto i 14 anni. Paperon de’ Paperoni, 60 anni appena compiuti, è in piena salute e se c’è un’industria che tira è quella delle nuvole.

Qualcuno sospetterà che occupandosi di fumetti Giulio Giorello faccia lo snob. Non è così. Nessun sussiego. Giorello non scherza con Pippo, Tex e Satanik strizzando l’occhio agli intellettuali. Giorello li prende sul serio e basta. Per 400 pagine. Ci sono fumetti esplicitamente didattici. Il Galileo di Luca Boschi e Giovanni Di Gregorio insegna il valore dell’esperienza contrapposta al principio di autorità. Altri fumetti raccontano le imprese di Linneo che classifica migliaia di specie viventi e di Darwin che ne scopre l’evoluzione. Esistono fumetti che spiegano le scoperte di Einstein e la meccanica quantistica in modo ineccepibile. Però hanno più fascino i comics che usano la scienza come semplice spunto. In Zio Paperone e un fiume di soldi del 1997 un solvente universale inventato da Archimede Pitagorico crea una polvere pesantissima in quanto sottrae agli atomi il vuoto: e in effetti gli atomi sono costituiti soprattutto di vuoto, tanto che se il nucleo fosse un’arancia gli elettroni gli girerebbero intorno alla distanza di un chilometro. Zio Paperone astronauta già nel 1960 esplora gli asteroidi tra Marte e Giove e li descrive come un residuo dei 'mattoni' che formarono i pianeti del Sistema Solare. In una storia del 1947, un anno dopo Hiroshima, Paperino inventa una improbabile bomba atomica mescolando meteore, polvere di cometa e succo di saetta, ma non è improbabile l’effetto dell’ordigno, che fa cadere i capelli alle sue vittime colpite dalle radiazioni. C’è il lieto fine: una lozione atomica li fa ricrescere e arricchisce Paperino. In una ristampa eticamente più corretta, Paperino mette gratis la lozione miracolosa a disposizione dell’umanità (incluso Berlusconi, si può supporre). Perché i fumetti, spiega Giorello, non sempre sono prigionieri dello scientismo. Pensate a quanta filosofia sul senso della vita c’è nello Snoopy di Schulz." (da Piero Bianucci, Con Paperone e Archimede a caccia di atomi, "TuttoLibri", "La Stampa", 26/01/'08)

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