domenica 6 settembre 2009

Koolhaas costa, Seattle chiude


"Una pagina web bianca e azzurra, spartana, senza foto, link esterni, o spazi multimedia: fino a domani i cittadini di Seattle possono trovare sul sito della loro amata public library solo questa informazione: 'La biblioteca di Seattle è chiusa per tagli di bilancio'. Il rivoluzionario edificio di Rem Koolhaas ha chiuso i battenti il 31 agosto, insieme a tutte le biblioteche di quartiere, perché la crisi morde anche lì, nei bilanci della ricca Seattle, la metropoli sul Pacifico che ospita Microsoft e Boeing, Amazon e Starbucks, la città più multiculturale d'America: non a caso l'annuncio della chiusura compare in 15 lingue tra cui spagnolo, cinese, vietnamita, russo e arabo. Da martedì tutto tornerà alla normalità, ma lo choc rimane: Seattle è regolarmente in testa alla classifica culturale delle 70 maggiori città americane e la biblioteca contribuisce non solo a questo risultato, e alla qualità della vita dei cittadini, ma anche all'economia locale: la public library, che serve 12 milioni di utenti, ha stimolato il turismo e attirato visitatori, diventando un'icona riconoscibile ovunque. Nel 2008 i prestiti sono aumentati del 20%, i visitatori del 9% e la biblioteca è un punto di incontro importante, soprattutto per i cittadini che non possiedono un computer e una connessione a banda larga: i 200 computer a disposizione del pubblico sono occupati in permanenza e i servizi wi-fi sono richiestissimi. E' soprattutto questo aspetto che ha suscitato le proteste di molti frequentatori: 'Potete immaginare cosa significa restare senza computer per una settimana mentre si cerca lavoro?' ha detto un utente sul blog degli amici della biblioteca. Nonostante i successi, i tagli di bilancio colpiscono: 1 milione di dollari in meno (circa 700.000 euro) su un bilancio 2009 di quasi 50,5 milioni, stazionario rispetto al 2008. Con la consueta trasparenza americana, il sito della biblioteca fornisce la cifra esatta che la settimana di chiusura permetterà di rispiarmare: 655.000 dollari. Non molto, in realtà, per una biblioteca che spenda 15 milioni di dollari l'anno per acquistare materiali. Un problema degli edifici come quello di Koolhaas è quello del loro costo di manutenzione e sorveglianza: il 15% del bilancio della biblioteca se ne va per questo motivo e già prima dei tagli, nel bilancio 2009, si diceva che alcuni interventi importanti avrebbero dovuto essere rinviati. Con l'invecchiamento dell'edificio (aperto nel 2004) i costi aumenteranno. Anche per questo l'IFLA, l'associazione mondiale dei bibliotecari, riunitasi da poco a Milano, ha avviato una riflessione sulla 'sostenibilità' degli edifici, un dibattito che riguarda la loro impronta ecologica ma anche i costi di gestione in un mondo in cui i prezzi del petrolio aumenteranno. Consumare meno energia, digitalizzare i libri, risparmiare: questi gli orientamenti usciti dall'incontro che si è tenuto all'Aia, in Olanda, il 23 aprile scorso. Anche in Italia gli assessorati alla cultura hanno subito tagli importanti ai loro bilanci, peraltro sempre più orientati a finanziare manifestazioni di vario tipo e sempre meno a provvedere alle dotazioni di servizi di base: e se su questo aprissimo un dibattito anche noi?" (da Antonella Agnoli, Koolhaas costa, Seattle chiude, "Il Sole 24 Ore Domenica", 06/09/'09)

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