venerdì 4 settembre 2009

Anne Fine: "Ai bimbi dei miei libri non serve la magia per essere fantastici"


"La regina della narrativa anglosassone per bambini è una signora bionda e sorridente, che vive in campagna nell'Inghilterra settentrionale. I suoi libri, pluripremiati, vendono milioni di copie. Ma al contrario di un'altra star della letteratura per l'infanzia, la J. K. Rowling 'mamma' di Harry Potter, ad Anne Fine non piace la magia. I bambini che escono dalla sua penna possono contare solo sulle risorse dei piccoli: ironia, fantasia e la capacità, quella sì straordinaria, 'di perdonare gli adulti'. L'11 settembre la scrittrice sarà ospite del Festivaletteratura di Mantova. 'In realtà è un libro dei primi anni Novanta, che oggi viene ripubblicato sia in Inghilterra che da voi. Ho revisionato il linguaggio, ma non la storia. Will, il protagonista, è un quasi adolescente con una sorella maggiore, Estelle, che improvvisamente è cambiata, trasformandosi in una sorta di spiritello maligno. Lui è disorientato, ma ancor più lo sono i suoi genitori. Nel suo diario Will descrive il loro spaesamento, l'incapacità di esercitare l'autorità. Questo è il problema delle ultime generazioni: le fonti di autorità, dalla scuola alla famiglia, sono azzerate'. Anche la sua storia più nota, Mrs. Doubtfire, diventata film con Robin Williams, raccontava i paradossi delle famiglie. 'Le storie domestiche sono spesso ritenute minori. E invece la famiglia è la gabbia in cui ci sviluppiamo. Dalle tensioni che vi si generano dipende ciò che diventiamo. I bambini che vivono il divorzio difficile dei genitori, o hanno una madre o un padre infelici o immaturi, reagiscono spesso con doti inaspettate. Io sono stata uno di quei bambini'. Lei è tenacemente ancorata alla realtà. Eppure J. K. Rowling con Harry Potter o Stephenie Meyer con i suoi vampiri, propongono una fuga dalla realtà che conquista persino i grandi. 'Molti dei cosiddetti crossover sono libri per i piccoli che solleticano l'immaturità dei grandi. Stephenie Meyer ha il merito di tenere ancorati alla lettura i teenager. Lo stesso vale per J. K. Rowling con i più piccoli. Dubito che Harry Potter durerà nel tempo, ma Rowling ha fatto molto per i bimbi: li ha persuasi a leggere'." (da Lara Crinò, Ai bimbi dei miei libri non serve la magia per essere fantastici, "Il Venerdì di Repubblica", 04/09/'09)

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