lunedì 18 agosto 2008

E Orwell aprì il suo blog


"L'organizzazione Orwell Prize, premio britannico per gli scritti politici di taglio sia saggistico sia giornalistico, ha annunciato che il 9 agosto inizierà la pubblicazione dei diari tenuti da George Orwell sul proprio sito. Lo farà sotto forma di blog, pubblicando esattamente a distanza di settant'anni le annotazioni quotidiane da lui appuntate tra il 1938 e il 1942. Un omaggio al romanziere e giornalista attraverso gli scritti privati (su piante, animali e numero di uova deposte dalle sue galline) e - a partire dal 7 settembre - quelli politici, sul Marocco, la Guerra di Spagna e sull'Europa travolta dalla guerra. L'interesse di questa riproposizione temporalmente circoscritta risiede nella forumla. Ricalcando nei modi di pubblicazione il ritmo della scrittura, si va a incidere anche sulle modalità di fruizione, per una volta usando la rete per dilatare i tempi della lettura invece che per contrarli. Chisssà che in questo modo i diari di Orwell non conquistino qualche lettore irraggiungibile per via cartacea. Sul sito della Bbc vi è un'anticipazione.
Altro gioco di visibilità, anch'esso a suo modo politico, è quello messo in atto da Joi Ito. Attivista, imprenditore e venture capitalist giapponese, tra i più noti sostenitori dei formati digitali aperti e oggi CEO di Creative Commons (il sistema di licenze per la cessione flessibile dei diritti d'autore), Ito ha raccolto per mesi le fotografie di quelle persone che in tutto il mondo si sono distinte nella promozione dell'accesso libero alla cultura. Il progetto Freesouls, con una selezione di immagini pubblicate su Flickr (con l'etichetta Freesouls, appunto) è diventato un libro. Uscirà in tre formati, compresa un'edizione numerata a tiratura limitata, con i contributi di Lawrence Lessig, Howard Rheingold, Yochai Benkler, Isaac Mao, Cory Doctorow, Lawrence Liang e Marko Ahtisaari. Freesouls è servita a diffondere via web fotografie di buona qualità e gratuite di quei personaggi. Queste contribuiranno a dare un volto a figure post-televisive, note spesso più per le loro parole che per la loro faccia." (da Chiara Somajni, E Orwell aprì il suo blog, "Il Sole 24 Ore Domenica", 03/08/'08)

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