Biblioteca civica "MINO MILANI" bibliogarlasco@yahoo.it tel. 0382/801009 "Le paradis, à n'en pas douter, n'est qu'une immense bibliothèque" (Gaston Bachelard) SELEZIONE DI ARTICOLI SULL'UNIVERSO-LIBRO
venerdì 27 agosto 2010
Venezia: la mostra e i film-libro, da Shakespeare a Murakami
"Da La solitudine dei numeri primi di Giordano a La tempesta di Shakespeare, da Notizie degli scavi di Lucentini a Norwegian Wood di Murakami, sono molti i film a Venezia tratti da opere letterarie e teatrali. 'La caratteristica dei tanti tentativi di trasposizione', spiega il direttore artistico Marco Muller 'è quella di un'altissima infedeltà, necessaria ad aderire completamente all'opera originale'. Il discorso riguarda La solitudine dei numeri primi di Costanzo 'che ha girato con uno stile da thriller soprannaturale anni Settanta. Ma pare che l'autore si sia sentito rappresentato'. 'Per molti dei romanzi si poneva la questione di una intraducibile ricchezza del libro di origine', continua Muller. Nel caso del film Noi credevamo, che Martone ha tratto dal libro di Anna Banti, la chiave è stata privilegiare una lettura del passato che servisse a reinterpretare il presente. Anche nel caso di La versione di Barney, il regista ha 'trasformato la complessità del libro in una storia lineare eppure molto letteraria'.
Norwegian Wood un cult per gli adolescenti di mezzo mondo, potrebbe accendere l'interesse verso il romanzo di formazione di Murakami, da noi non conosciutissimo.
Riuscito secondo Muller, l'esperimento con cui Ben Affleck con The Town (tratto da Il principe dei ladri di Chuck Hogan) riesce a forgiare un gangster movie in piena tradizione Warner. 'Ancora più affascinante è il modo in cui Celestini ha scarnificato perfettamente i dialoghi della ben più lunga Pecora nera. Notizie dagli scavi, trasposizione del racconto di Franco Lucentini datato 1964'. Pescano dalla cronaca Vallanzasca - Gli angeli del mare, che Michele Placido ha tratto dal libro di Carlo Bonini, e 20 sigarette di Amadei. Riesplora un classico shakespeariano come The Tempest la regista Julie Taymor; per Muller è 'una lettura lisergica di un'opera che risulta totalmente contemporanea'." (da a. f., La mostra e i film-libro, da Shakespeare a Murakami, "Il Venerdì di Repubblica", "La Repubblica", 27/08/'10)
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