Biblioteca civica "MINO MILANI" bibliogarlasco@yahoo.it tel. 0382/801009 "Le paradis, à n'en pas douter, n'est qu'une immense bibliothèque" (Gaston Bachelard) SELEZIONE DI ARTICOLI SULL'UNIVERSO-LIBRO
martedì 19 febbraio 2008
Vicini da morire di Pino Corrias
"Se chi lavora nei giornali e nelle tv di questo Paese non dovrà vergognarsi, o almeno non vergognarsi troppo, di aver esercitato il mestiere di giornalista nell'era che stiamo attraversando, quella del più spregiudicato sequestro mediatico di clamorosi fatti di cronaca nera, la strage di Erba, [...] forse lo dovrà, almeno in parte, al libro di Pino Corrias, Vicini da morire (Mondadori). Un lavoro che dimostra come l'inchiesta giornalistica possa ancora sopravvivere, in tutte le sue civili potenzialità, anche nell'era dei Corona e dei Lele Mora. Corrias affronta il delitto di Erba - tre donne e un bambino assassinati l'11 dicembre 2006 da una coppia di vicini di casa che decide di punirli, ammazzandoli, perché disturbavano il loro sonno - con un passo, una scrittura, una capacità di analisi che ricordano le pagine memorabili di un Tommaso Besozzi, il grande inviato, alle prese con i retroscena dei delitti di Rina Fort. O il romanzo inchiesta di Sergio Saviane I misteri di Alleghe che fece luce su una serie di delitti accaduti in un paese del Bellunese, ai piedi delle Dolomiti. Corrias propone una cronaca dettagliata e precisa di fatti di impressionante violenza, ma riesce, con puntuale scatto di sensibilità, a non farsi imprigionare dai sensazionalismi. Ancora di più: riesce, pagina dopo pagina, a far intravedere i meccanismi di quelle psicologie collettive, di quelle dinamiche sociali che i fatti come quello di Erba illuminano con un lampo di allucinante ferocia. Queste realtà, covate per anni in silenzio, sono alla base dei gesti di ostilità e delle violenze che compongono il sempre più diffuso conflitto tra persone che vivono in spazi contigui. Vicini di casa, insomma, protagonisti di una guerra dove - come dice Corrias - si può uccidere per 'troppa vicinanza e per incolmabile lontananza'.
Gli addetti ai lavori li definiscono 'omicidi di prossimità'. Sono fatti di sangue dove le vittime vengono ammazzate da persone che vivono nell'abitazione della porta accanto. In Italia, nel corso del 2005, su un totale di 621 omicidi volontari, di eventi di questo tipo se ne sono registrati una dozzina, in media uno al mese. Aggiunti alle 174 uccisioni avvenute in famiglia, i 'delitti di vicinanza' superano ampiamente le 146 morti provocate, sempre nello stesso anno, dalla criminalità organizzata. Quasi a segnalare questo sanguinoso trend, che sembra fare dei territori domestici luoghi dove l'aggressività cova ben più insidiosamente che nelle zone più pericolose delle più tribolate metropoli, si pone la strage di Erba. Protagonisti Olindo e Rosa, due coniugi di media età, una vita scandita con la regolarità di un carillon. Insieme pianificano il sanguinoso assalto contro la famiglia che abita al piano di sopra, diventata ai loro occhi il nemico assoluto, l'antagonista da sterminare. Il libro di Corrias è dedicato, giustamente, 'ai vicini di casa che si vogliono bene'. Speriamo che, in giro, ce ne siano ancora." (da Giorgio Boatti, I delitti porta a porta, "TuttoLibri", "La Stampa", 16/02/'08)
RadioAlt intervista Pino Corrias
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