"Doppio salto mortale per la Salerno. Con rete, però. E robusta. L’editrice inaugurata 35 anni fa da Enrico Malato, studioso d’eccellenza (direttore, tra molto altro, degli ormai classici 14 volumi della Storia della letteratura italiana) e i cui 800 titoli in catalogo entrano di rigore in quella che si autodefinisce, giustamente, 'officina di cultura' lunarmente lontana tanto dal mass market quanto dalle sponsorizzazioni facili,
è infatti la rampa di lancio del nuovo marchio I Sostenibili. Libri 'per il mondo che vogliamo', giovani e di battaglia, che in questi giorni irrompono sulla nostra scena editoriale con la determinazione di Annamaria Malato, figlia del fondatore ('pur allargandoci restiamo un’impresa familiare'). Dove 'sostenibilità è la ricerca di soluzioni concrete per conciliare valori che non possono più essere divergenti: sviluppo economico e benessere sociale, tecnologia e ambiente, sicurezza e solidarietà'.
IL FUTURO VIENE DAL PASSATO. Iniziativa strutturale a un universo che cambia di ora in ora e tutt’altro che stonata accanto al patrimonio umanistico della casa madre, tra le Edizioni Nazionali di Machiavelli, Aretino, Canova e dei Commenti danteschi, la quarantina di 'serie' dedicate a letteratura, critica e filologia, saggistica e storia (in primo piano la collana di Firpo, i Profili, ora diretta da Galasso dove sta per uscire, del sociologo inglese Gezim Alpion, una Madre Teresa problematica: 'santa o celebrità?') il tutto coronato dall’acquisizione nel 2000 dell’Antenore di Padova. Sigla la cui tradizione di studi classici al massimo livello è conosciuta in tutto il mondo: tra i tesori, le riedizioni critiche del Polifilo di Francesco Colonna e del Guerrin Meschino di Andrea da Barberino (persino la carta di suprema bellezza con le pagine da tagliare...).
GRAFICA POP E BLOG. E in fondo non stonano, nelle prime due collane dei Sostenibili, neppure la grafica pop, a fronte della sobrietà che accompagna anche il 'profilo' più recente, il Masaniello di Silvana D’Alessio, né l’apertura di un blog rivolto ad un nuovo lettore che si spera premierà anche le vendite on line, poco frequentate sinora dallo zoccolo duro della Salerno.
DAI MENTORI AL MAGMA. A esordire con i Mentori ('testimonial' atipici se non addirittura trasgressivi) è Oliviero Toscani, il Creativo sovversivo, raccontato per spezzoni di interviste, immagini, riflessioni da Enzo Argante che firma anche L’Italia che c’è, ritratto di Ermete Realacci, il politico eclettico da 30 anni in prima linea: dal movimento ambientalista alla teoria della 'soft economy' sino al Pd, mentre a breve sarà 'celebrato' Marco Roveda, l’imprenditore anima di "Lifegate". Nel Magma, tutto narrativa, non affondano, anzi sembrano lottare coraggiosamente due esordienti con pedigree: Paola Musa, poetessa, in Condominio occidentale racconta di una madre e della sua bambina passati dal benessere a una vita da senzatetto; Alessandro Capponi, giornalista del Corriere, per frammenti su sfondi da noir visionario, lascia balenare in L’amore dei nudi il trauma d’un balcanico nella guerra fratricida 'dall’altra parte del mare'. Prossimo il romanzo di Daniela Rossi, già autrice del Mondo delle cose senza nome, il calvario meraviglia della sordità di un figlio (Fazi e fiction tv) e del Merlo indiano (Aragno). Questa volta saranno storie di tradimenti, nell’amicizia e negli ideali. 'Valori, pur contro ogni evidenza, ancora sostenibili, oggi'. (da Mirella Appiotti, Tra Aretino e soft economy, "TuttoLibri", "La Stampa", 09/02/'08)
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