Biblioteca civica "MINO MILANI" bibliogarlasco@yahoo.it tel. 0382/801009 "Le paradis, à n'en pas douter, n'est qu'une immense bibliothèque" (Gaston Bachelard) SELEZIONE DI ARTICOLI SULL'UNIVERSO-LIBRO
lunedì 4 febbraio 2008
Parigi, lo sfratto dei portieri: "Mito e nostalgia. Il concierge in quelle pagine"
"I portieri vegliavano tutta la notte. Nel 1919, il concierge svegliò il giovane poeta Soupault. Erano le tre: 'C'è un tal signor Proust in taxi; insiste', si scusò. Proust viveva di notte: 'Non potevo tornare a casa senza dirvi che ho letto Campi magnetici, è un libro capitalissime'. In effetti Soupault stava portando Freud dentro la letteratura: nasceva il surrealismo. Già nel 1913 Apollinaire aveva aperto la poesia del Novecento con il verso 'La portiera e la madre ci lasceranno passare': è una frase colta al volo; la nuova poesia sarà composta da spezzoni di frasi che ci circondano stereofonicamente. Ma i portieri letterari non sono solo guardiani della sicurezza degli abitanti di un palazzo: sono le loro spie. Balzac, che per proteggersi dai creditori usava speciali parole d'ordine ('prugne mature', per esempio) creò atroci personaggi - come la Cibot dei Cugini Pons (1847), che scopre i tesori di un collezionista, e lo rovina: in Balzac anche le portiere hanno del genio, dirà Baudelaire. Sono in effetti la risorsa dei detectives; il Maigret di Simenon respira nelle portinerie i segreti della casa; e nei Fiori blu di Raymond Queneau il gardien assumerà in prima persona l'inchiesta: si chiama Labal, anzi La Balance, la bilancia della Giustizia del giudice (e viene giustiziato da Queneau: muore, per contrappasso nel crollo del suo palazzo). Intanto i portieri scomparivano. Celine è il primo a lamentarsene, scoprendo che New York è una città senza portieri; 'e una città senza portieri non ha storia, non ha gusto; è come una zuppa senza pepe né sale, una ratatouille informe'. Oggi il romanzo-evento di Muriel Barbery, L'eleganza del riccio, mostra una vecchia portiera che nasconde tesori di cultura, e la sua 'eleganza' rispetto ai pretenziosi condomini. La specie è in estinzione, e stinge in letteratura della nostalgia." (da Daria Galateria, Mito e nostalgia. Il concierge in quelle pagine, "La Repubblica", 01/02/'08)
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