lunedì 4 febbraio 2008

Marco Baliani porta in scena Sciascia: 'Com'è attuale la sua idea di Italia'


"In questi tempi amari e caotici rivedere la nostra storia, il paese, gli episodi drammatici che ci hanno portato fin qui attraverso lo sguardo e le parole di Leonardo Sciascia è una suggestione forte. Lo scrittore siciliano è stato uno dei testimoni più attendibili di quello che è accaduto in questo paese dagli anni Cinquanta fino alla sua morte nel 1989, eppure forse non abbastanza letto, capito, interpretato. Ci pensa ora uno spettacolo che si presenta programmaticamente come un momento di teatro civile, "La notte delle lucciole", scritto e diretto da Roberto Andò che inizialmente aveva pensato a un film (Il cavaliere e la morte, e non è detto che non si farà), interpretato da Marco Baliani con la partecipazione di Coco Leonardi e sei bambini. Lo spettacolo, spiega Andò, racconta 'che la scrittura può diventare un colpo di spada. Azione', e lo fa raccontando il paese attraverso Sciascia, i suoi rapporti con il potere, con il Parlamento, la sua esperienza di maestro con i ragazzini siciliani, il suo dialogo con Pasolini, altra voce alta di questo paese. A partire, dunque, dai brani dell'opera di Sciascia - dalle Parrocchie di Regalpetra a Todo modo a L'affaire Moro, più molte poesie e documenti biografici - e di Pasolini (soprattutto articoli e interventi radiofonici) ne esce una sorta di diario italiano dal 1954, tra pensieri privati e pubblici, fino al punto culminante del rapimento Moro, quando nel dialogo a distanza con Pasolini, suo interlocutore fin da quando stava a Caltanissetta, Sciascia cerca di fare un bilancio del Paese. 'Quelle di Sciascia e Pasolini sono voci diverse ma le unisce - spiega Andò - la capacità di dare all'impegno qualcosa che gli occhi cretini della contemporaneità non danno, di dare risposte alla complessità del mondo e ridare senso a parole come spiritualità, fede, laicità'. E Baliani, che in scena darà voce ai pensieri di Sciascia: 'Sono parole drammaticamente attuali, di due intellettuali che si espongono non per finire su giornali e rotocalchi, ma perché credono nell'onore e nella dignità e in questo loro impegno c'è perfino qualcosa di struggente'. Ma ciò che allo spettacolo sta a cuore è il punto che riguarda noi, oggi. 'A una comunità lacerata come la nostra oggi, Sciascia e Pasolini dicono di tornare a mettere qualcosa in comune, di ritrovare un sentimento comune, magari la pietas come sentimento politico che può unire il mondo, che può tornare a illuminare i nostri sentimenti civili'." (da Anna Bandettini, Marco Baliani porta in scena Sciascia: 'Com'è attuale la sua idea di Italia', "La Repubblica", 03/02/'08)
Teatro Franco Parenti, fino al 10 febbraio.

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