lunedì 19 novembre 2007

Vincenzo CERAMI, Vite bugiarde

"Non badare troppo alla forma, Angela. Qua e là ho scritto con foga, lasciandomi prendere dall'ingordigia di raccontarti chi sono. Finalmente, dirai tu. Ho buttato sul computer parole alla cieca, liberando il più possibile la spontaneità dei pensieri. Perché di me conosci solo la maschera che ogni mattina incollo sul volto per piacerti, per piacermi attraverso i tuoi giudizi (oh, quanto silenziosi!) Non posso più rimandare quest'appuntamento con la verità. Che forse è durissima, che forse non ti piacerà. Ma devo rischiare. Se dovrai starmi accanto tutta la vita, hai il diritto di sapere chi sono veramente. L'artista è un po' mitomane, e presuntuoso. I fondali, le scenografie dell'autoritratto che stai per leggere non corrispondono a quelli reali. Anche l'epoca in cui mi vedrai agire non corrisponde a quella vera. Mi sono calato nei panni di un altro uomo che fa cose diverse da quelle che ho fatto io e che vive circa seicento anni dopo Cristo. Ti chiederai perché questo assurdo salto temporale, perché tanta finzione per confessarmi? Soltanto immaginandomi diverso da come sono, in un'altra epoca e in un altro luogo, sono riuscito a fotografare quella che io penso sia la mia vera essenza di uomo. Ti sembrerà un paradosso, ma è così. Mi racconto attraverso un apologo, mettendo in scena ciò che ho dentro e che neppure io conosco bene, senza perdermi nella pastoia limacciosa e fuorviante dei ricordi personali. Ciò che stai per leggere è il film che voglio realizzare, il mio primo e forse ultimo film. All'inizio farai fatica a riconoscermi. Piano piano, invece, scoprirai che 'Madame Bovary c'est moi' (scusa la banalità della citazione) e che dentro alla storia ci sei anche tu. Buona lettura." (da Fantasmi)

Vite bugiarde. Romanzo d'appendice, il nuovo romanzo di Vincenzo Cerami: disponendo le sue pedine secondo la logica narrativa cara al romanzo d'appendice, poco alla volta Cerami traghetta il genere ottocentesco verso le sponde contemporanee del noir. Del noir questo romanzo emozionante e raffinato ha la logica senza scampo, le cadenze implacabili, la deriva sempre più perigliosa che assumono le passioni quando si avventurano nei territori estremi, quelli in cui il piacere e il dolore, il tormento e l'estasi si mescolano, si confondono e confondono chi li prova.
Fantasmi (Einaudi, 2001): "Edificato sulle nozioni dell'assenza e dello smarrimento, Fantasmi dà corporeità all'urgenza di risposte in un universo frammentato ed inconoscibile: parla dell'amore - del bisogno che ne abbiamo, della disperazione che ci crea il non riuscir a darne di più - con lucidità ed esattezza, sdegnosamente rifiutando scorciatoie realistiche od infingimenti poetizzanti."
Fantasmi (da NonLeggere)
Cerami (da ItalicaRai)
Cerami nel catalogo Garzanti
Cerami nel catalogo Einaudi

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