mercoledì 14 novembre 2007

Paola MASTROCOLA, Più lontana della luna: "Lei si libera attraverso un sogno individuale che è appunto la poesia, le sue liriche d'amore"

"In fondo Lidia fugge da una vita piccolo-borghese da cui fuggivano anche quegli altri, i compagni del movimento. Lei si libera attraverso un sogno individuale che è appunto la poesia, le sue liriche d'amore. Gli altri, invece, attraverso un sogno collettivo. Ma sempre di fuga si tratta"

Più lontana della luna (Guanda, 2007): "Un romanzo sulla distanza, Più lontana della luna, costruito sul doppio registro realistico e fiabesco. Distanza dalla politica, ma anche dai codici sociali d'appartenenza e perfino distanza dal sentimento amoroso. La protagonista, Lidia, è una creatura aerea, nutrita di sogni e poesia. Attraversa i Settanta felicemente ignara. Figlia di un operaio della Fiat, insegue in groppa al suo cavallo Pino il folle progetto dell''amore lontano', appreso quasi per caso nei versi del trovatore provenzale Bernart de Ventadorn. Scoprirà alla fine che l'amore lontano, quello di Dante e di Petrarca, appartiene alla lirica, non alla vita. [...] (da: S. Fiori, Intervista. Paola Mastrocola, "L'Almanacco dei libri", "La Repubblica", 27/10/'07)
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I libri di Paola Mastrocola

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