venerdì 9 novembre 2007

Ermanno REA: "Io non sento più di appartenere a questa comunità ... Ormai io sono uno straniero, anzi un rinnegato che si è fatto straniero"


Napoli Ferrovia: "Napoli Ferrovia è il resoconto dello struggente tentativo di tornare non solo fugacemente nei luoghi abbandonati mezzo secolo prima. [...] Ma l'esito non può che essere una nuova fuga. La Napoli contemporanea imbarbarisce a vista d'occhio, annota Rea. E lui non sopporta più 'i sorrisi molli della gente' di fronte al degrado. Maledice la tolleranza che si manifesta verso l'arbitrio lungo tutta la scala gerarchica, dal basso fino ai luoghi del potere. 'Come è successo che questo germe, questa malattia della tolleranza è penetrata dentro di noi fino a condizionare la nostra stessa antropologia?'. La sua requisitoria si specchia, pur non collimando, in quella di un altro scrittore disincantato, Luigi Compagnone, che declinava verso l'invettiva disperata condensata nel titolo di un libro Odio Napoli. Che era un modo diverso, aggiunge Rea, per gridare 'Amo Napoli'. 'Il cosiddetto rinascimento napoletano è stata una fonte di equivoci a non finire', dice ora Rea guardando un punto fisso nella parete di fronte a lui. 'Sarebbe stato necesario orientare la città verso un impegno collettivo nel senso di un recupero della legalità. Ma invece di rivoltarla come un calzino, Napoli è stata oggetto di rassicurazione'. Rea ci ha provato finché ha diretto il Premio Napoli, ha organizzato questionari sulla legalità, ha allestito circoli di lettura, uno dei quali nel carcere di Secondigliano. Ma un giorno, dopo aver tentato di medicare la ferita che cinquant'anni prima lo aveva indotto a fuggire, ha finito di scrivere la lettera di dimissioni che aveva iniziato chissà quante volte. E l'ha spedita." (da F. Erbani, "Napoli, una città malata e barbara", "La Repubblica", 10/11/'07)
Ascolta da Fahrenheit
La dismissione (Rizzoli, 2002)
Intervista a Rea su La dismissione (da 24setteLibri)
Ascolta da RadioRai
I libri di Rea
"Le macerie di Bagnoli. Intervista a Rea" (da Rassegna.it)

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