sabato 24 ottobre 2009

Neglected Classics


"Eppure, era così semplice: cercare di definire che cos'è un classico è «sprecare fiato», ma «la maggior parte di noi lo sa istintivamente». Ci voleva BBC4, che è come la nostra benemerita Radio3, per tagliare corto in una discussione vecchia di secoli: un classico è un classico è un classico, e tanto basta. In queste settimane è in corso una serie formidabile, che ribalta il proprio intento vagamente funereo (disseppellire dieci grandi romanzi dimenticati) grazie alla vitalità dei protagonisti. Funziona così: dieci scrittori famosi patrocinano ciascuno un classico caduto nell'oblio. Il pubblico vota, e il libro vincente viene trasmesso per radio.
Funziona. In primo luogo, perché il titolo Neglected Classics scarica il pubblico dai sensi di colpa: se sono neglected, non è grave non averli letti. E poi, perché è entusiasmante sentire pezzi da novanta come Ruth Rendell o Beryl Bainbridge o Colm Tóibín, spendersi con passione per resuscitare Un eroe del nostro tempo di Lermontov ma anche The Price of Salt di Patricia Highsmith, uscito sotto pseudonimo nel 1952. Rasselas del critico settecentesco Samuel Johnson, sponsorizzato dal critico attuale Howard Jacobson, fu scritto in una settimana per pagare i funerali della madre, e divenne così popolare che lo leggono anche i personaggi di Jane Eyre, Middlemarch e Piccole donne. Nell'arringa di Jacobson c'è anche, forse, la ragione del suo tramonto: «Non è un voltapagina, è bello degustare la precisione del linguaggio di Samuel Johnson».
Ecco: forse un classico è un classico è un classico perché innesca quel verbo, degustare, così inappropriato per la troppa narrativa di rapido consumo sfornata dall'industria editoriale. E forse, se il conflitto è tra fare indigestione di libri-spazzatura o comunque poco nutrienti, e invece assaporare poche cose di buona, classica qualità, è giunta l'ora di fondare «Slow Book». Meglio pochi, ma buoni. E lentamente.
Proprio gli inglesi sono bravissimi a inventare cose allegre, sulla promozione della lettura. Club del libro, giochi a premi, agenzie matrimoniali basate sulle affinità letterarie, settimane «regala un libro», cacce al tesoro, e anche magnifiche serie radiofoniche sui classici sepolti. Copiamo da loro. Oggi più che mai, leggere è un contravveleno e un gesto politico." (da Giovanna Zucconi, Con la Bbc si degustano i classici, "TuttoLibri", "La Stampa", 24/10/'09)

Nessun commento: