lunedì 6 luglio 2009

Non succede mai niente di Josè Ovejero


"José Ovejero lo sa, che non è vero: a dispetto del titolo del suo ultimo romanzo, Non succede mai niente, nelle nostre vite, per quanto ordinarie, accade sempre qualcosa, qualcosa prima o poi turba le nostre esistenze, perfino nei momenti che sembrano più abitudinari e sono invece tenuti spesso in piedi da muri di silenzio e ipocrisia. E Ovejero è come sempre bravissimo a scavare in quei momenti e in quelle vite, fornendoci un riuscito esempio di analisi riflessiva della realtà immediata attraverso la letteratura, di esplorazione dei rapporti umani sullo sfondo della rabbiosa evoluzione della società. Stavolta lo scritore spagnolo trapiantato a Bruxelles racconta la storia di una coppia della classe media che vive nei dintorni di Madrid. [...] Nessuno dei personaggi di José Ovejero è mai esattamente come appare: come nella vita vera, restano spesso fuori dal romanzo molti elementi che potrebbero definirli meglio, così come è sfuggente il loro futuro. E' anche per questo che quei personaggi sono così vivi e solidi, costruiti con un'attenzione rara, da acuto osservatore dei comportamenti umani. Ed è per questo (per questo particolare realismo che ha portato alcuni critici ad accostare Ovejero a Baroja) che il lettore è costretto a mettersi in gioco, a inoltrarsi a tentoni nella nebulosa delle loro esistenze, a cercare di catturare nella narrazione indizi che gli facciano comprendere meglio quelle vite. Alla fine, quasi senza rendersene conto, avrà imparato molto sulla società che lo circonda e sugli uomini e le donne che la abitano." (da Bruno Arpaia, Da vicino nessuno è banale, "Il Sole 24 Ore Domenica", 05/07/'09)

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