sabato 4 luglio 2009

Libri per ragazzi: addio vecchio Salgari, spazio alla Rowling


"Salgari? 'Con le sue storie di Sandokan, i suoi corsari rossi e neri, le sue storie del Far West è ormai 'di una lentezza estenuante'. Stevenson? 'Con L'isola del Tesoro ha scritto uno dei capisaldi della letteratura mondiale dell''800, ma è maledettamente lento'. Anche Tom Sawyer, 'che pure contiene bellissime pagine d'amore per bambini e riporta momenti di altissimo livello narrativo, è lento'. Jules Verne? 'Non va più, la fantascienza è superata'. Dei classici della letteratura per ragazzi, l'unico libro che si salva è Pinocchio, 'dotato come è di una rapidità espressiva unica'. Non ha esitazione Roberto Denti, 85 anni, fecondo scrittore per ragazzi, fondatore, 37 anni fa, insieme con la moglie Gianna Vitali, della prima libreria italiana interamente dedicata ai ragazzi, La Libreria dei ragazzi di Milano, di cui ancora oggi lui e la moglie sono l'anima, nel dichiarare che la letteratura dei più giovani è nuovamente a una svolta. Cartoni animati, Tv, cinema, hanno abituato tutti noi a vivere una grande quantità di emozioni contemporaneamente e in tempi rapidissimi. 'In un minuto di cartone – spiega Roberto Denti - succede quello che richiederebbe quattro-cinque minuti se venisse rappresentato su una scena, e ancor più tempo se fosse letto dalla pagina di un libro. Del resto – osserva ancora - , chi oggi tra gli adulti, a parte gli addetti ai lavori, si legge più Maupassant, Zola, Flaubert? Ci vuole tra l'altro anche una struttura culturale notevole alle spalle. Così è per i ragazzi. Per 50 anni, generazioni di maschi italiani sono cresciute leggendo Salgari, e generazioni di ragazze si sono identificate nelle protagoniste di quello splendido e fondamentale libro che ha insegnato loro a stimarsi almeno un po' di più, che è Piccole donne. Ma chi li legge più oggi? Anche Pippi Calzelunghe, che pure è più recente, è ormai un testo lento. I libri di oggi hanno un ritmo narrativo assolutamente diverso'. Quali sono i nuovi autori che si fanno avanti per ragazzini e ragazzine? Quali sono i nuovi classici? 'Posto che pochi libri si possono imporre in assoluto come classici perenni, citerei Roald Dahl, inglese, lo scrittore più significativo del secolo scorso, autore di libri di successo come Le Streghe o GGG; Philip Pullman, uno dei più grandi scrittori contemporanei, Bianca Pitzorno, la premiatissima scrittrice inglese Jacqueline Wilson e ancora J. K. Rowling che con Harry Potter ha risposto al bisogno di magia che c'è nei ragazzi, come in tutti noi. La Rowling ha portato la magia nella Londra di oggi, l'ha resa attuale. Questa è una grande abilità'. Estate, tempo di vacanze da scuola e di letture da proporre ai figli, almeno a quelli che leggono. Ma, persi tra una marea di titoli, i genitori spesso non sanno come orientarsi e più che altro si sentono sconcertati. C'è un criterio guida, una bussola che li possa aiutare a scegliere bene i libri per i loro figli? 'No. Nessuna bussola. Bisogna avere pazienza, cercare di conoscere gli autori e i gusti dei ragazzi. Perché si tratta di adulti che comprano libri per i loro figli, i cui gusti magari non conoscono neppure tanto bene. Ci vorrebbe competenza. Poi i ragazzini hanno i loro momenti psicologici differenti. Un libro magari amato da tutti gli amici, a nostro figlio può non piacere in quel particolare momento. Non bisogna insistere, l'errore è spesso questo. Magari per lui è solo il momento sbagliato. Gli si può proporre altro'. E se il figlio amasse solo leggere testi molto popolari tra i ragazzi, come Geronimo Stilton, che fare? 'Se Stilton gli piace, va bene che lo legga. Il genitore però gli proponga anche altri libri. La chiave è questa'. Che motivazione trovare per convincere i ragazzi a leggere?
'Nessuna. Serve solo l'esempio. L'esempio di genitori che leggono, che parlano di libri tra di loro, l'esempio di amici che leggono. L'esempio è apprendimento'. La scuola media propone Calvino. Le sembra giusto? 'No, perché è uno scrittore per adulti e dunque spesso non è apprezzato dai ragazzi. Il rischio è che i ragazzi finiscano per non affezionarsi alla lettura e per non leggere Calvino nemmeno quando saranno grandi: e questo è davvero un peccato. E poi, la scuola non deve chiedere esercitazioni sul testo. I ragazzi non devono diventare tutti dei Benedetto Croce. Dei libri sarebbe meglio che i ragazzi parlassero spontaneamente, perché ne hanno voglia. Perché il libro è piaciuto, piuttosto che per didattica. Perché il libro è libertà. Io comunque ricordo sempre a tutti quello che dice Daniel Pennac, e cioè che il verbo leggere non sopporta l'imperativo"." (da Antonella Moro, Libri per ragazzi: addio vecchio Salgari, spazio alla Rowling, "Il Sole 24 Ore", 25/06/'09))

1 commento:

Alessia ha detto...

Non condivido (anzi direi che mi infastidisce molto) considerare Emilio Salgari un vecchio scrittore da abbandonare.
I tempi cambiano e con essi le abitudini, le modalità comunicative e tutto ciò che inevitabilmente sperimentiamo.
Ma la fantasia è altrove.
Così come i sentimenti.
E i loro tempi non sono quelli che utilizziamo per muoverci nella vita quotidiana.
Credo proprio che nell'ambito della letteratura ci sia spazio per tutti, almeno per tutti quelli che riescono ad arrivare a toccare l'anima di chi legge.
E Salgari è certamente fra i primi.