mercoledì 8 luglio 2009

Le dieci storie più belle di sempre. Ecco come far leggere i bambini


"In Italia l'indagine non è ancora stata fatta, ma si può scommettere che i risultati sarebbero più o meno uguali a quelli registrati negli Stati Uniti. O forse anche peggiori, visto che da noi le vacanze scolastiche durano all'incirca tre mesi e non due come in America. Un interregno fatale, rivela la ricerca, per il cervello di bambini e ragazzi, in quanto la mancanza di esercizio mentale non soltanto abbassa il loro livello di lettura ma fa anche precipitare di un paio di punti il loro quoziente intellettivo. E se i figli delle classi alte più o meno riescono a salvarsi da questo infausto destino in quanto i genitori li iscrivono a corsi estivi o insistono perché si dedichino ogni tanto alla lettura, gli altri, lasciati per due mesi a televisione e playstation, vedono precipitare in modo significativo le loro capacità di apprendimento. Anche colpa delle vacanze, dunque — conclude l'indagine — se i percorsi scolastici degli alunni economicamente svantaggiati risultano così spesso peggiori rispetto a quelli degli studenti più abbienti.
Nicholas Kristof, editorialista del "New York Times", scandalizzato dai drammatici risultati della ricerca, ha sollecitato i lettori a tener lontani quest'estate i figli da tv e pc e a indurli, invece, a leggere, costi quel che costi. E per facilitarli nel compito ha fornito una lista dei — per lui — dieci più bei libri per l'infanzia, tra i quali, accanto a una serie di titoli da noi poco noti, si trovano le avventure di Harry Potter, Il piccolo Lord Fauntleroy o Il principe e il povero che, tra i romanzi di Marc Twain, egli considera appassionante almeno quanto Tom Sawyer.
Una analoga lista di libri per l'estate di bambini e ragazzi italiani potrebbe comprendere:

Emilio Salgari. «La tigre della Malesia» è sempre viva. Malgrado l'Oriente non sia più così misterioso, la serie dei pirati inventata dallo scrittore veronese continua a far sognare: parola di fan, figlia e sorella di fan nonché madre di fan.

Zanna bianca di Jack London. Come erano miserabili i cacciatori di pellicce e come erano intelligenti gli animali braccati, nel segno di un nobile animalismo ante litteram che i ragazzi di oggi apprezzano forse anche più di quelli di ieri. Per maschi, certo, ma se le rudi avventure estreme elettrizzavano le bambine antiche, figurarsi quelle moderne.

La mia famiglia e altri animali di Gerald Durrell, scrittore ed etologo che, per la gioia particolare dei giovani lettori, ha raccontato con uguale umorismo i comportamenti strampalati, imprevedibili, un po' pazzi di familiari e animali.

La fabbrica di cioccolato di Roald Dahl, tra i primi autori a capire che ai ragazzini piacciono — anche — l'horror, la paura e gli eroi malvagi (ma un po' ridicoli): non sempre solo storie etiche troppo melense per le nuove generazioni.

La serie di Harry Potter. Le avventure dell'apprendista mago piacciono ai bambini americani come a quelli italiani. E spesso rappresentano ciò che lo spinello rappresenta per la droga pesante: la porta d'ingresso dalla quale non c'è ritorno.

La serie di Geronimo Stilton, il sapiente topo giornalista di origine italiana che, incredibile ma vero, è riuscito, quasi, a fare le scarpe a un mitico topo americano.

La serie gialla del Battello a vapore perché, sulla falsariga di quel che succede tra i lettori grandi, anche tra quelli piccoli giallo e mistero conquistano sempre più.

Cipollino di Gianni Rodari, ma va bene anche un altro dei suoi tanti titoli, «alimento» quasi obbligatorio per i giovani lettori italiani, grazie alla perfezione dello stile che dà l'impressione di poter «bere» il libro in pochi lunghi sorsi.

Diario di una schiappa, irresistibile memoriale di un ragazzino sfigato a cui vanno tutte storte. Fino a un certo punto, però, perché poi c'è la rivincita che lascia sperare in un domani luminoso i tanti che si sentono, appunto, schiappe.

Ultima della lista, una personale passione infantile: La Primula Rossa, perché tra i tanti aristocratici malvagi e codardi della letteratura, mi consolava il protagonista, sir Percy, eccezione di nobile altruista e coraggioso, «resistente» contro la rivoluzione francese." (da Isabella Bossi Fedrigotti, Le dieci storie più belle di sempre. Ecco come far leggere i bambini, "Corriere della Sera", 07/07/'09)

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