sabato 10 luglio 2010

Case di scrittori del New England


"La geografia è fatta in gran parte di storia. E la geografia di questo libro firmato Brock Clarke, Case di scrittori del New England: la guida del piromane (Einaudi) è fatta di storia letteraria. C'è, prima ad andare a fuoco, come suggerisce il titolo, la casa di Emily Dickinson, al 280 di Main Street di Amherst, Massachusetts, dove la poetessa visse e morì. Poi c'è la casa di Chicopee Falls, ancora Massachusetts (anche se meno chic perché zona industriale), dove nacque Edward Bellamy, l'autore di Uno sguardo dal 2000 (Rubbettino), un romanzo di fantascienza utopica piena di speranze nel futuro che ora è il nostro passato recente. Poi tante altre, perché il New England, in effetti, è ricco, come osserva l'autore, di case di scrittori da incendiare. Per la buona ragione che è sempre stato pieno di scrittori - da Mark Twain e Edith Warton, da Nathaniel Hawthorne a Thoureau, da Robert Frost a Harriet BeecherStowe - e pieno anche del relativo culto letterario (per non parlare delle numerose università, di cui la Amherst è una delle più sofisticate e importanti). E per l'altra buona ragione che tanto culto letterario finisce per produrre, almeno in questo romanzo, un effetto perverso di saturazione e di ribellione. Ecco dunque Sam Pulsifer, figlio di un redattore di casa editrice e di una professoressa di letteratura e dunque cresciuto in una casa piena di libri, residente di Amherst, diciottenne, un po' balordo, che 'per un incidente' (come vedremo una delle sue locuzioni preferite e una delle sue spiegazioni filosofiche su come va la vita) una sera dà fuoco alla casa/sacrario di Emily Dickinson. [...]" (da Irene Bignardi, Se il giovane Sam incendia le case degli scrittori, "La Repubblica", 10/07/'10)

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