lunedì 22 giugno 2009

L'ultima crociata di Bradbury: "Così torno a salvare i libri"


"L'uomo che vuole salvare i libri, a ottantanove anni non ha ancora terminato la sua missione. Ray Bradbury, uno dei più grandi scrittori di fantascienza, autore di Fahrenheit 451 - in cui il protagonista, assieme ad altri 'resistenti', combatte per salvare i libri dalla distruzione imposta da un regime dittatoriale - ha deciso di vestire i panni di Montag e di provare a difendere dalla chiusura la H. P. Wright Library nella contea di Ventura, in California, la cui esistenza come quella di altre biblioteche pubbliche, è minacciata dai tagli di budget. E lo farà andando di persona nella sala della biblioteca per un incontro con il pubblico, che pagherà 25 dollari per assistere all'evento. 'Non potevo non partecipare', dice lo scrittore dalla sua casa californiana, 'la mia vita è fatta di libri, senza i libri io non avrei avuto una vita. E senza biblioteche pubbliche non avrei fatto lo scrittore'. Bradbury è cresciuto tra i libri, ha imaparato a conoscere il mondo tra le righe dei romanzi e dei saggi che leggeva da ragazzo, e ha immaginato il futuro tra i corridoi delle biblioteche. 'Mi piacerebbe incoraggiare i ragazzi a entrare nelle biblioteche, sono il posto più importante di ogni comunità. La tv ci vuole far credere che siamo tutti ricchi, ma non è così: molte famiglie non ce la fanno a garantire un'istruzione adeguata ai propri figli e in soccorso ci sono solo le biblioteche. Io ne sono la prova vivente. Quando avevo 18 anni, avevo finito il liceo e la mia famiglia non aveva denaro. Non potevo andare al college, andai in una biblioteca. Lo feci tre volte alla settimana, per dieci anni. Quando a 28 ani pubblicai il mio primo libro ne portai due copie a quella biblioteca pubblica'. La H. P. Wright deve trovare circa 200.000 dollari per evitare la chiusura, e l'evento con Bradbury potrebbe rimettere in sesto, almeno per un po', le finanze della struttura. 'Faccio questo tipo di incontri nelle biblioteche quando posso', ha detto al quotidiano della contea di Ventura, 'parlo ai bambini e ai ragazzi, provo a spiegare loro che senza libri non si vive bene. Ma che si può ancora vivere con poco internet e con poca tv. I genitori dovrebbero dire agli insegnanti nelle scuole, "smettete di usare i computer, mettete dei libri nelle mani di mio figlio"'. Bradbury non ha mai nascosto la sua antipatia per alcune delle forme della tecnologia moderna. 'Non tutta, in realtà. Molte cose sono utili, i computer servono in molte cose. Ma internet non ha significato. Non è una cosa reale come un libro. Yahoo voleva mettere un mio libro online. Mi hanno chiamato alcune settimane fa. Li ho mandati al diavolo'. La battaglia per la difesa dei libri ha guidato tutta la vita di Bradbury, e richiama naturalmente alla memoria Fahrenheit 451: 'E' un libro ancora attuale', dice Bradbury, 'ci sono molti Paesi del mondo dove esiste la censura e non c'è libertà di parola. Avevo 31 anni quando Hitler faceva bruciare i libri, ricordo quello che faceva Stalin. Ci sono ancora troppi posti dove i libri non vengono pubblicati o vengono bruciati." (da Ernesto Assante, 'Così torno a salvare i libri', l'ultima crociata di Bradbury, "La Repubblica", 21/06/'09)

A Literary Legend Fights for a Local Library (NYTimes.com)

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