Biblioteca civica "MINO MILANI" bibliogarlasco@yahoo.it tel. 0382/801009 "Le paradis, à n'en pas douter, n'est qu'une immense bibliothèque" (Gaston Bachelard) SELEZIONE DI ARTICOLI SULL'UNIVERSO-LIBRO
lunedì 8 giugno 2009
A. Agnoli: "Templi pensati solo per studio e ricerca. Meglio aprirli alla voglia di incontrarsi"
"Le piazze del sapere sono le biblioteche pubbliche. Ed è anche il titolo di un libro di Antonella Agnoli, appena uscito per Laterza. L’autrice ha progettato e avviato la biblioteca San Giovanni di Pesaro, di cui è stata direttore scientifico fino al marzo 2008. Un esempio all’avanguardia. E da più di un anno collabora al restyling dei cosiddetti «Idea Store» di Londra (nuove strutture per giovani tra biblioteca e svago) e a numerosi altri progetti in Italia. Si parte da un concetto molto semplice: la biblioteca pubblica, a lungo ignorata dagli amministratori pur offrendo i suoi servizi a tante medie, piccole e minuscole realtà comunali e rionali, «può diventare un luogo aperto a gruppi e associazioni, un centro di riflessione e condivisione dei saperi» per sottrarre lo spazio urbano alle sirene del consumo e del commercio. Insomma, la biblioteca intesa come crocevia sociale oltre che culturale, «luogo di coesione». Il fruitore vi troverà non il manoscritto antico, come nelle biblioteche nazionali, ma Il Codice da Vinci e l’ultima novità di narrativa. «È un’idea che non piace a tutti, — dice Agnoli — perché in Italia pesa ancora il concetto di biblioteca come luogo di conservazione pensato esclusivamente per lo studio, la lettura, le ricerche. Alcuni bibliotecari sostengono persino che Internet non dovrebbe neanche esserci in biblioteca, mentre secondo me il computer può attirare non lettori e creare nuove forme di accesso e di relazione». Intanto però, in Italia, nonostante i soliti apocalittici, non mancano le esperienze interessanti, specie nel Centro e nel Nord: oltre a Pesaro, la biblioteca Salaborsa di Bologna, la Civica di Vimercate, la Panizzi di Reggio Emilia, quella nuovissima di Paderno Dugnano (Milano), quelle di Cologno Monzese, di Trento, di Modena, eccetera. Gli esempi migliori vengono dal Nord Europa. Antonella Agnoli ricorda i casi di Helsinki, Rotterdam, Amsterdam ma potrebbe continuare. Strutture architettoniche nuove e confortevoli, dove quel che conta è «la panchina o la poltrona giusta» per assecondare gli stati d’animo e la voglia di incontrarsi. E non certo solo negli orari d’ufficio e nei giorni feriali." (da Antonella Agnoli: «Templi pensati solo per studio e ricerca. Meglio aprirli alla voglia di incontrarsi», "Corriere della Sera", 07/06/'09)
Biblioteche di oggi e di domani (Fahrenheit)
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