mercoledì 24 novembre 2010

Totally Hip Video Book Reviews


"Secondo il giornale online di Harvard Neiman Storyboard è l’uomo che potrebbe, da solo, salvare l’editoria americana in crisi. «Macché salvatore e salvatore», si schermisce Ron Charles in un’intervista a Corriere.it, «la mia è una semplice parodia della cultura letteraria contemporanea. La satira agrodolce su un’industria morente che negli ultimi anni ha visto la chiusura di innumerevoli inserti Libri e il licenziamento di tantissimi critici letterari». Sarà. Ma da quando, lo scorso agosto, il critico letterario e vicecaporedattore culturale del Washington Post ha inaugurato la sua rubrica Totally Hip Video Book Reviews in cui recensisce le novità di fiction con dei video bizzarri ma irresistibili e tutt’altro che in linea con la critica tradizionale, il numero di visitatori del sito web del prestigioso quotidiano del Watergate è lievitato a macchia d’olio.
UMORISMO POP ED ERUDIZONE - Il segreto del quarantottennenne Charles, un ex insegnante di letteratura inglese originario di St. Louis, è un originalissimo cocktail di umorismo pop «Saturday Night Live», misto all’affettazione erudita, da salotto, di chi per mestiere ha letto un libro alla settimana negli ultimi tredici anni. Natale, Pasqua e Thanksgiving inclusi. Nei suoi videoclip – una decina fino ad oggi – Charles ridefinisce lo slogan di Marshall McLuhan secondo cui «il medium è il messaggio». Scenografia, montaggio, mimica, tono di voce, effetti speciali, travestimenti e battute sono convogliati per fare il verso alla cultura di Twitter e Facebook e arrivare dritto al cuore dei più giovani, oggi troppo deconcentrati da mille distrazioni digitali per leggere come vorrebbero gli editori. Per non tradire la sua missione all’insegna del «fast, fun and totally hip», il dotto Charles non esita a rotolarsi sul letto in pigiama, a infilarsi una parrucca di pancetta affumicata stile Lady Gaga in testa e a girare una scenetta in bianco e nero con la figlia Madeleine, entrambi travestiti da pionieri, per sfottere il New York Times che «ha definito Freedom di Jonathan Franzen un capolavoro lapidario già nel lontano 1834», (l’allusione è al battage di recensioni pro-Freedom prima ancora della sua uscita in libreria).
I VIDEO SUL SITO DEL GIORNALE - L’aspetto forse più singolare del fenomeno Ron Charles riguarda la risposta del suo stesso giornale. «Immaginavo che ai piani alti si sarebbero irritati e mi avrebbero chiesto di porre fine a quello che all’inizio era nato come un semplice gioco per pochi amici e famigliari», racconta il critico, «invece i capi mi hanno subito chiesto di mettere i miei video sul sito ufficiale del Washington Post». Il resto è storia. Nonostante le loro insistenti offerte di mettergli a disposizione i tecnici dell’online per migliorare la qualità digitale dei clip, lui ha deciso che voleva continuare a realizzare video «fatti in casa, con l’aiuto della moglie e dei figli. «Volevo il controllo creativo e dei contenuti», spiega, «mi interessava evitare una svolta seriosa». A quella pensano già altri «critici video» come Sam Tanenhaus, il compassato capo della New York Times Book Review. «Io voglio soprattutto divertirmi e divertire», insiste lui. Grazie all’inaspettato successo della sua iniziativa Charles è riuscito a rivitalizzare un settore del Washington Post che non si è ancora ripreso, almeno psicologicamente, dalla chiusura del celebrato inserto «Book World», l’ennesimo «speciale libri» domenicale a chiudere i battenti in America negli ultimi anni. «Mia figlia diciannovenne Madeline e i suoi compagni di università giurano di divertirsi un sacco guardandomi», racconta, «magari c’è davvero speranza per il futuro dei libri»." (da Alessandra Farkas, Nuova vita sul Web per i libri
con le recensioni di Ron Charles
, "Corriere della Sera", 24/11/'10)

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