Biblioteca civica "MINO MILANI" bibliogarlasco@yahoo.it tel. 0382/801009 "Le paradis, à n'en pas douter, n'est qu'une immense bibliothèque" (Gaston Bachelard) SELEZIONE DI ARTICOLI SULL'UNIVERSO-LIBRO
venerdì 21 agosto 2009
Porto il velo, adoro i Queen di Sumaya Abdel Qader
"'O voi che credete! Vi è prescritto il digiuno, come fu prescritto a coloro che furono prima di voi, nella speranza che voi possiate divenire timorati di Dio.' (sura II, v.183)
Questo è il versetto che nel Corano sancisce il Digiuno come pratica di adorazione e atto di fede verso Dio. Il Digiuno cade il nono mese dell'anno lunare chiamato appunto Ramadan. In considerazione del fatto che i mesi lunari sono alternativamente di 29 e 30 giorni, l'anno lunare in tutto è di 354 giorni e scala ogni anno indietro di undici giorni rispetto a quello solare. La legge islamica stabilisce che per dichiarare iniziato il mese del Ramadan ci si basa su testimoni oculari e affidabili che dichiarino avanti a un giudice di aver visto la nuova luna del mese. Oggi però molti Paesi e Comunità islamiche nel mondo si affidano ai moderni calcoli astronomici. Per questo il giorno 20 Shaban 1430 – corrispondente all'11 agosto 2009- il Consiglio Islamico Europeo per la Fatwa e la Ricerca ha decretato il primo giorno di Ramadan venerdì 21 agosto 2009 in base a tali calcoli. I musulmani italiani dunque inizieranno il digiuno tale giorno.
Quarto dei 5 pilastri dell'Islam (gli altri sono la testimonianza di fede nel Dio unico e nel Profeta Mohammad di Dio, la Preghiera 5 volte al giorno, la Zakat ovvero l'imposta coranica devoluta ai bisognosi, e il Pellegrinaggio almeno una volta nella vita per chi puo') riunisce ogni anno tutti i musulmani in un unica pratica fortemente sentita e praticata. Oltre ad adempiere ad una prescrizione il Digiuno è occasione di purificazione spirituale e fisica una scuola che educa alla pazienza e al senso del sacrificio. Ci si astiene dalle principali e istintive pratiche umane: il mangiare, il bere e le relazioni sessuali, dalle prime luci del giorno fino al tramonto.
Sono tenuti a seguire tale astinenza tutti gli adulti uomini e donne di sana costituzione. Sono esenti i bambini, i malati, le donne gravide, le donne che allattano, coloro che si trovano in viaggio ...
Ramadan ha una importanza doppia in quanto in una delle sue notti il Profeta Muhammad ricevette per la prima volta il messaggio divino, questa notte è ricordata come 'la Notte del Destino' (Lailat-ul-Qadr). Non si sa con precisione quale fosse, ma secondo la tradizione, essa è una delle notti dispari degli ultimi dieci giorni del mese. Per tradizione, è ricordata nella notte precedente il ventisettesimo giorno di Ramadan.
'In verità, lo abbiamo fatto discendere nella Notte del Destino, e chi potrà farti comprendere cos'è la Notte del Destino? La Notte del Destino è migliore di mille mesi. In essa discendono gli angeli e lo Spirito, col permesso del loro Signore, per fissare ogni decreto. E' pace, fino al levarsi dell'alba' (Corano, 97:1-5).
Purtroppo però negli anni passati in Italia questo mese sacro è stato ricordato negativamente a causa di singoli casi in cui dei bambini digiunavano a scuola. Questo non ha evitato le polemiche sulla presunta tendenza dei musulmani a obbligare i bambini a digiunare. Tendenza non confermata per le ragioni sopra citate ovvero perché il digiuno non è imposto ai bimbi. Accade si però che molti fanciulli vogliano vivere con gli adulti l'atmosfera del digiuno e sentirsi parte dei grandi 'digiunando' a loro modo facendo a gara a quante merendine o cioccolatini si rinuncia.
La polemica di quest'anno invece ci sposta verso gli adulti lavoratori. Alcuni datori di lavoro mantovani ad esempio, preoccupati per la salute dei loro dipendenti (o forse per il loro rendimento) li diffidano dal digiunare sentendosi in diritto anche poterli licenziare in caso questi si ostinassero a seguire il digiuno. Chiedono ai loro dipendenti soltanto di bere, affermano, ignorando che il bere rompe il digiuno rendendolo nullo. Da più di 1400 anni i musulmani vivono il mese di Ramadan e il digiuno non ha creato problemi di rendimento significativi. Inoltre sta al singolo valutare se il digiuno può diventare rischioso per la sua vita o meno, con la possibilità di interromperlo: la Vita nell'Islam è prioritaria ad ogni prescrizione o regola.
Ramadan è un mese fortemente sentito dai musulmani. È il precetto forse più praticato. Difficile chiedergli di rinunciarvi. Perché poi? Vissuto con profonda devozione è anche un momento di unità e ritrovo dei fedeli, di veglie notturne in preghiera, di lettura del Corano, di rottura del digiuno insieme ad amici e parenti.
Chi scrive, in questo momento, si trova in Giordania e vive il clima di preparazione intenso e gioioso. Un po' come a Natale le case e le strade si riempono di luci, addobbi e profumi di dolci preparati solo per l'occasione. Si organizzano le serate tra amici per mangiare insieme. In cucina si appende il calendario con l'orario delle preghiere e della rottura del digiuno che i bambini si divertiranno a spuntare giorno dopo giorno in attesa del loro giorno preferito, l'Id, ovvero la festa di fine Ramadan, giornata di regali per i più piccoli. Anche molte persone della comunità cristiana addobbano le proprie case per l'occasione. Vicine di casa, cristiane e musulmane insieme preparano i dolci tipici di questo mese, colmi di cocco, noci, pistacchio e creme varie. Così come molti di noi musulmani in Italia a Natale ci ritrociamo con i nostri amici italiani cristiani ad addobbare l'albero di Natale o mangiare assieme per il pranzo di Natale. Segni di umana convivenza spesso espressa in piccoli gesti che allontanano ogni paura e incomprensione, lasciando spazio alla sana amicizia e voglia di stare serenamente insieme, gustando la «diversità» che ogni cultura, tradizione o religione portano in sé. Benvenuto Ramadan e auguri a tutti i musulmani." (da Sumaya Abdel Qader, Io, giovane musulmana vi spiego cos'è il Ramadan, "Il Sole 24 Ore", 20/08/'09)
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