lunedì 16 novembre 2009

Cinquant'anni di Polifilo


"Prima di tutto munirsi e (ri)leggere un libro delizioso: La febbre dei libri di Alberto Vigevani (lo pubblica Sellerio, qualche libreria seria magari ancora lo tiene a scaffale). Lì troverete - con un garbo, un'eleganza e una solidità di mestiere tutte d'altri tempi - una sequenza di ricordi, divagazioni, episodi che danno un ritratto fedele di cosa volesse dire un tempo, e in una città come Milano, voler fare dell'amore per i libri una missione di vita. Ecco: le edizioni Il Polifilo, che festeggiano i cinquant'anni di vita (Alberto Vigevani le fondò con il fratello Enrico, poi affiancandosi il figlio Paolo che, oggi, ne continua con serietà e qualità l'opera - ne sia prova la riedizione di Carlo Linati, recensita qui a fianco) sono il prodotto di un'editoria concepita come servizio al libro, nel suo complesso. Il nome stesso della casa editrice, per dire, riprendeva quello della libreria antiquaria ed era omaggio al libro più bello ed enigmatico del rinascimento italiano. Non solo, dunque, la qualità dei testi - spesso veri 'ritrovamenti' da bibliofilo - e delle curatele (scorrendo il catalogo storico, ripubblicato per l'occasione, si incontrano nomi di curatori di collane come quelli di Dionisotti, Benevolo, De Seta, De Robertis, Portoghesi), ha contraddistinto le edizioni Il Polifilo. Ma una costante attenzione agli aspetti materiali del libro: carta, qualità della stampa con autori come Maestri e Mardersteig, caratteri: insomma 'armonia' (è parola di Vigevani) dell'edizione. C'è uno scritto illuminante di Vigevani, ora ripubblicato anche nel sito della casa editrice, dal titolo Qualità nelle edizioni limitate e non nel quale è spiegata con amore e sapienza la sua concezione. Un'edizione non industriale, certo, ma nemmeno per snob o feticisti del libro. Lo sforzo del Polifilo è sempre stato di fare libri di qualità superiore dedicati a un pubblico di amatori, ma non solo. Tra le varie collane spicca una, oggi ferma, sulle Arti del libro. Se questa è il vertice di quei titoli pensati per innamorati dei libri in quanto oggetti, altre, come la più recente Biblioteca perduta, portata avanti da Paolo (anche ottimo fotografo e amante dell'immagine) con i consigli del fratello Marco, apprezzato agente letterario, continua nella tradizione di proposta di testi di qualità per un pubblico più vasto. Provate a cercarli: c'è sempre molto da scoprire a varcare le soglie di una libreria. E a far scelte magari non banali." (da Stefano Salis, 50 anni di Polifilo, "Il Sole 24 Ore Domenica", 15/11/'09)

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