mercoledì 15 giugno 2011

I consigli della scrittrice inglese, Julia Donaldson


"'Leggere insieme ai figli. Leggere a voce alta, con loro, per loro. E non arrabbiarsi mai se non vogliono leggere'. Sono alcuni consigli di Julia Donaldson, scrittrice per l'infanzia, autrice di libri venduti in tutto il mondo come la serie di Gruffalò (EL), denominata Poeta laureato per i bambini in Gran Bretagna, piattaforma culturale di prestigio da cui ha lanciato subito un messaggio radicale: 'Se i bambini non vogliono leggere, lasciate che non leggano', ha detto la settimana scorsa, spiegando che a insistere c'è il rischio di ottenere l'effetto contrario.
Allora, se i bambini non vogliono leggere, i genitori devono assecondarli? 'Non dico che, insistendo, un genitore spinga sempre i figli a odiare i libri. Ma sostengo che leggere, preferibilmente leggere insieme, tra genitori e figli, dovrebbe essere un piacere, non un'attività necessaria, doverosa. Se un bambino ha voglia di leggere, i genitori fanno bene a incoraggiarlo ma non deve diventare un'ossessione'.
Vale anche per gli adulti? E' d'accordo con la famosa esortazione di Pennac, se un libro non vi convince, leggete solo quello che vi va? 'Sì, sono d'accordo, anche se sono cresciuta imparando a finire i libri cominciati - e a mangiare tutto quello che avevo nel piatto. E' inutile fare raccomandazioni, cercare di obbligare o di obbligarsi a leggere, se qualcosa non ti va. Ma i consigli di amici, librai, insegnanti, possono essere utili illuminazioni'.
Si dice che i bambini e i ragazzi di oggi abbiano troppe distrazioni: computer, videogiochi, telefonino. 'Ci sono sempre stati i ragazzi che leggono e queli che non leggono. La mia speranza è che i bambini che imparano ad amare la lettura continuino anche da adolescenti, quando sono sottoposti a maggiori distrazioni'.
Cosa dovrebbero fare i genitori per indurre il piacere, non il dovere, di leggere? 'Quando i figli sono piccoli, leggere loro dei libri ad alta voce. Poi regalare loro dei libri, non solo in occasioni speciali ma così, senza una ragione specifica, o magari prima di una vacanza. E poi portarli ogni tanto in libreria e in biblioteca, abituarli all'idea che è bello e divertente stare fra i libri'.
E che cosa 'non' dovrebbero fare assolutamente i genitori? «Non lamentarsi se i figli non leggono!».
Ma una casa piena di libri può spingere i figli a non leggere, visto che i figli tendono a voler fare il contrario di quello che fanno i genitori. «Può succedere. Ma è solo una fase della vita. I genitori possono avere grande influenza sui figli. I miei bambini si lamentavano delle lunghe passeggiate in montagna che facevano con noi, ma oggi che sono più grandi amano la montagna e le fanno per conto proprio. Lo stesso vale per la lettura».
Ci sono dei libri più adatti a una certa età, è giusto leggere per gradi di difficoltà e complessità? «In parte sì. Ma non servono regole troppo rigide. Anche qui vale il principio che un bambino o un ragazzo dovrebbe leggere quello che si sente di leggere, entro certi limiti, naturalmente».
I nostri figli oggi considerano Zanna bianca, L'isola del tesoro, Piccole donne, I tre moschettieri, troppo lenti, scritti in modo troppo antiquato. Bisogna insistere? «Assolutamente no. È vero che il modo di scrivere è cambiato. Ed è consigliabile fare leggere a bambini e ragazzi libri che ti prendono fin dalle prime pagine. Un consiglio è provare a leggere loro a voce alta i libri che leggevamo noi da piccoli. O regalargli degli audiolibri. O aspettare che I tre moschettieri e L'isola del tesoro li leggano da grandi»." (da Enrico Franceschini, I consigli della scrittrice inglese, "La Repubblica", 15/06/'11)

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