Biblioteca civica "MINO MILANI" bibliogarlasco@yahoo.it tel. 0382/801009 "Le paradis, à n'en pas douter, n'est qu'une immense bibliothèque" (Gaston Bachelard) SELEZIONE DI ARTICOLI SULL'UNIVERSO-LIBRO
venerdì 10 settembre 2010
Calvino in tutte le lingue
"«Se il tempo deve finire, lo si può descrivere, istante per istante, – pensa Palomar, – e ogni istante, a descriverlo, si dilata tanto che non se ne vede più la fine. Decide che si metterà a descrivere ogni istante della sua vita, e finché non li avrà descritti tutti non penserà più d'essere morto. In quel momento muore». Così Italo Calvino esorcizzava (facendola compiere, però ...) l'idea stessa della morte in uno dei suoi libri più nitidi, che prende il nome dal suo bislacco protagonista, Palomar.
Lo scrittore moriva esattamente 25 anni fa, all'improvviso, a Siena. Era il 19 settembre: un ictus lo aveva colpito qualche giorno prima, nella sua villa di Roccamare. Fu ricoverato al Santa Maria della Scala che allora era ancora l'ospedale cittadino. Da quel giorno intellettuali e scrittori di mezzo mondo arrivarno nella città toscana per l'estremo saluto. Ed è per questo che Siena è la città oggi capofila nel ricordo di Calvino. Dal 16 al 19 settembre, infatti, una serie di incontri, mostre e spettacoli avranno luogo al Santa Maria della Scala, al Teatro dei Rinnovati, nel Cortile del Podestà.
Ma l'iniziativa che probabilmente rende più visibile il successo planetario di Calvino è la mostra Italo Calvino per le vie del mondo (dal 16 al 22 settembre al complesso di S. Maria della Scala). Organizzata dalla Fondazione Mondadori con il contributo del comune, l'iniziativa è curata da Laura De Nicola e si vale delle opere provenienti dall'Agenzia letteraria internazionale, conservato presso la Fondazione stessa. Calvino è lo scrittore italiano più noto all'estero del Novecento italiano: 45 lingue ed editori di 64 paesi hanno in catalogo le sue opere. In 150 copertine – ne vediamo alcune in questa pagina – la cronologia delle traduzioni di Calvino è ripercorsa con agilità e profondità: dalla prima, Le vicomte pourfendu (1951, in Francia, da Albin Michel), fino a quelle russe, giapponesi, cinesi, americane. Calvino diventa negli anni 70 l'icona stessa della narrativa italiana e presso le università americane lo studio dei suoi lavori è sistematico (solo Gramsci ed Eco vantano la stessa notorietà negli Usa).
La mostra senese si colloca all'interno del progetto «Copy in Italy» che la Fondazione Mondadori ha prodotto per dimostrare la vitalità degli autori italiani all'estero. Dopo la tappa milanese di inaugurazione, la mostra è stata già a Pechino e si appresta a sbarcare a Istanbul (dal 16 ottobre), nell'ambito delle manifestazioni organizzate dalla città turca, capitale europea della cultura.
Oltre a Siena, naturalmente, si è mossa Torino, la città di elezione di Calvino (era nato a Cuba, aveva vissuto in Liguria e poi a Parigi ...). Per «Portici di carta», la manifestazione del 18 e 19 settembre prossimi che porta in esterno ben 141 librerie, i librai propongono di dedicate le vetrine allo scrittore. Le foto delle vetrine più originali e scenografiche andranno inviate all'indirizzo mail foto@porticidicarta.it e saranno pubblicate su Portici di Carta. L'autore di quella giudicata più creativa sarà premiato con l'opera completa di Calvino." (da Stefano Salis, Calvino in tutte le lingue, "Il Sole 24 Ore", 09/09/'10)
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