mercoledì 26 settembre 2007

W. SZYMBORSKA: "for poetry that with ironic precision allows the historical and biological context to come to light in fragments of human reality"








Wislawa Szymborska Nobel Letteratura 1996
Wislawa Szymborska (da RaiLibro)


L'agire sociale del poeta. Wislawa Szymborska nella vita dei lettori, in Polonia e in Italia di M. Gammaitoni (Franco Angeli, 2005)
I libri di W. Szymborska

Sogno (da Sale, Libri Scheiwiller, 2005)
Il mio caduto, il mio tornato polvere,
assunto l'aspetto che ha nella fotografia:
sul viso ombra di foglia, conchiglia nella mano,
si avvia verso il mio sogno.

Cammina per tenebre da mai spente,
per vuoti aperti verso di sé per sempre,
per sette volte sette e poi sette silenzi.

Appare all'interno delle mie palpebre,
in questo solo mondo a lui accessibile.
Gli batte il cuore trafitto.
Si alza il primo vento dai capelli.

Tra noi comincia a stendersi un prato.
Giungono in volo cieli con nuvole e uccelli.
Montagne esplodono in silenzio all'orizzonte
e un fiume scende giù in cerca del mare.

Si vede già lontano, così lontano
che giorno e notte sono simultanei,
e tutte le stagioni giungono in una volta.

La luna apre a ventaglio i suoi quattro quarti,
i fiocchi della neve danzano con le farfalle
e cadono i frutti da un albero in fiore.

Ci veniamo incontro. Non so se in lacrime,
non so se sorridendo. Un solo passo ancora
e ascolteremo insieme la tua conchiglia,
quale fruscio di mille orchestre c'è,
quale marcia nuziale c'è, la nostra.

Nessun commento: