sabato 9 febbraio 2008

Una primavera di fuoco di Sahar Khalifah


"Mentre dai giornali seguiamo la drammatica cronaca di ciò che accade nella striscia di Gaza al confine con l'Egitto, arriva in libreria Una primavera di fuoco l'ultimo romanzo di Sahar Khalifah, una delle voci più autorevoli della letteratura palestinese. Sahar Khalifah ha sempre unito l'impegno civile per la causa palestinese (ha fondato nella sua città natale, Nablus, un Centro per le donne) e la passione per la letteratura. Nei suoi romanzi ci ha raccontato il dramma palestinese, nel Girasole la condizione femminile, nella Porta della piazza la contrapposizione tra uomini e donne durante la prima Intifada, in Fichi d'India il conflitto tra i palestinesi della diaspora e quelli costretti a convivere con gli occupanti. Adesso l'autrice ci riporta alla primavera del 2002, durante la seconda Intifada, attraverso una famiglia che vive nel campo profughi di Ein al-Murgian. E ci racconta il dramma di quell'aprile di fuoco, in cui i Territori occupati erano sotto il tiro israeliano, che culminò con l'assedio alla Muqata, residenza di Arafat e sede dell'Autorità palestinese a Ramallah, e nella costruzione del Muro. Lei è l'autore palestinese più tradotto al mondo, ma in Italia non sono ancora usciti tutti i suoi romanzi. 'In Italia sono stati tradotti alcuni romanzi sin dal 1990 e mi considero fortunata perché nel 1996 ho vinto il premio Moravia'. Nei suoi libri lei racconta la storia palestinese dal punto di vista delle donne. Come vive una femminista in un paese arabo? 'Sono una palestinese che ha testimoniato e vissuto quarant'anni di occupazione israeliana. Di questo parlo nei miei libri. Come donna araba naturalmente soffro del nostro sistema, che discrimna le donne in modo vergognoso. Non credo nella differenza tra i popoli per motivi religiosi, di lingua, cultura, razza e sesso. Siamo tutti uguali e per questo lotto'. I suoi romanzi vengono usati in vari paesi come diocumenti storici. 'Sì, sono studiati in diverse università del mondo. In Italia molti studenti ne fanno oggetto di tesi di laurea'. Come si divide tra il lavoro nel campo sociale e quello di scrittrice? 'Ho lavorato per le donne per quindici anni, ora, da tre, mi dedico solo alla scrittura. Ma il tema dei miei libri continua a essere la condizione femminile'." (da Brunella Schisa, Una voce di donna racconta il dramma della seconda Intifada, "Il Venerdì di Repubblica", 08/02/'08)
La svergognata. Diario di una donna palestinese (anteprima da GoogleBooks)
"Voci arabe in Italia" (da RaiLibro)

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