domenica 3 febbraio 2008

L'Ancora del Mediterraneo


"Come può lavorare un editore, oggi, nel degrado di Napoli? Dove persino il re mondiale delle cravatte ha chiuso i battenti. 'Con fatica, certo' ammette Stefano De Andreis, fondatore nel 1999 di L'Ancora del Mediterraneo, l’editrice di Herling e della Bruck, di Naldini, Enzensberger, Sarrazin, talent scout per Saviano, Pascale, Zaccuri, Di Consoli, Parrella, subito bifronte, sguardo attento sul Sud e apertura al resto del mondo, cui ha affiancato due anni fa la nuova sigla Cargo. Dopo aver vissuto cinque mesi 'sabbatici' (ragioni organizzative, ecc), questa 'piccola impresa di cultura' torna alla ribalta con nuove strategie.
QUEL 'MUCCHIO SELVAGGIO'. 'Abbiamo aperto una sede nella capitale in tempi non sospetti - spiega il cinquantenne antropologo all’università di Salerno, lungo curriculum tra i libri (Feltrinelli, con Spagnol alla Longanesi) -. La parte napoletana della casa editrice continua a lavorare nell’indipendenza e nell’autonomia. Prima per il mercato nazionale (vendiamo più in Lombardia e in Piemonte che in Campania) e, poi, ci auguriamo, per quello internazionale (l’intero catalogo, oltre 200 titoli, affidato a un agente, ultima traduzione estera in russo La rivoluzione capovolta di Marco Buttino).

Sarebbe bello se non ci toccasse più essere all’avanguardia: con Napoli comincia a Scampia a cura di Braucci e Zoppoli abbiamo anticipato la guerra degli scissionisti, il libro sull’immondizia di Antonio Cavallero Il mucchio selvaggio l’abbiamo pubblicato nel 2006. Ma le onde cicliche di alti e bassi sono abituali a Napoli ...'.
PERO’ LA CAMORRA E’ STABILE. Otto anni dell’Ancora con migliaia di pagine sulla piaga endemica del Napoletano, uno per tutti Le strade della violenza di Isaia Sales. In arrivo adesso, ancora con Braucci e Anselmo, Questa corte condanna, rielaborazione di 3000 pagine del processo Spartacus al clan dei Casalesi che tolse il potere a Cutolo, 21 ergastoli in 7 anni di dibattimento, ora alla vigilia dell’appello, 'un romanzo polifonico, nero e cruento'. Difficile da lanciare? 'Ci crediamo, cominciando con una tiratura di 10 mila copie, molte per noi'.
LE ALTRE 'VIE'. Accanto alle inchieste giornalistiche e narrative, due progetti internazionali per l’Ancora. 'Giovani talenti' (evitando la generazione affermata degli eterni 'giovani autori'): a marzo l’esordio della casertana Carla D’Alessio con L’altra Agata. 'Grandi vecchi': un nuovo Goytisolo; i racconti italiani e l’immenso diario di Herling mentre con La Capria è 'già in cantiere un’idea, tra narrativa e autobiografia'. Con la direttrice editoriale Ciccimarra, Cargo prediligerà invece gli stranieri e il gusto dello sberleffo. Cominciando con il primo romanzo satirico sugli Usa in Iraq, Questione di tempo, dell’ex inviato di Time, Malcolm MacPherson, messinscena delle fantomatiche armi di Saddam da parte di una bandadi truffatori.
SUD-EDITORIA: OGGI, DOMANI. Realista-ottimista, De Andreis. Tra difficoltà ('Mancanza di freschezza', 'latitanza di imprenditoria') e prospettive ('Formare luoghi di eccellenza, ricreare una rete di intellettuali e soprattutto di editori'). 'Per quanto ci riguarda noi stiamo immaginando libri in coedizione con altri Paesi, una sempre più globale lettura del mondo'. Sempre in vista dell’eterno traguardo: che sia il forte rilievo morale, vera anima del Sud, a vincerla su istituzioni bacate e corruzione." (da Mirella Appiotti, I profeti di Napoli, "TuttoLibri", "La Stampa", 26/01/'08)

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