mercoledì 19 giugno 2013

Trame, festival dei libri sulle mafie


"Si parte domani con una giornata interamente dedicata alle donne. E poi si va avanti fino a domenica, con il ministro dei beni culturali Massimo Bray che discuterà della straordinaria bellezza della Calabria. In mezzo, per cinque giorni interi, cento ospiti si alterneranno sui palchi delle piazze di Lamezia Terme per affrontare il tema della criminalità organizzata attraverso la presentazione di 40 libri.

Quest'anno Trame, festival dei libri sulle mafie è un appuntamento al femminile, dedicato a "Quelle che resistono". In cartellone sessanta incontri letterari, musicali e teatrali, laboratori, proiezioni di film, reading. Al centro dell'edizione 2013, organizzata dalla Fondazione Trame, dall'Associazione Antiracket di Lamezia, dall'Associazione Italiana Editori e dal Comune ci saranno "loro": sindache, giornaliste, magistrate, scrittrici, insegnanti, mogli, madri, figlie, che con la loro determinazione, la loro forza e spesso con la loro ribellione stanno creando vere rivoluzioni sociali in Calabria e nel resto del Paese. Tanti i libri che parlano al femminile con autrici, testimoni, donne magistrato, rappresentanti dell'associazionismo impegnato nell'antimafia. Protagoniste come Maria Carmela Lanzetta ed Elisabetta Tripodi sindache di Monasterace e Rosarno, che hanno subìto attentati e minacce mafiose. E alle donne calabresi è dedicato anche il libro di Lirio Abbate "Fimmine Ribelli", che sarà presentato in apertura dal nuovo Procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho e pm Alessandra Cerreti. Tanti incontri, senza tralasciare i problemi dei giornalisti a rischio di cui si discuterà in diverse occasioni negli appuntamenti curati da Ossigeno per l'informazione. Tra gli ospiti magistrati come Nicola Gratteri, Giancarlo Capalbo, Michele Prestino; studiosi del fenomeno mafioso come Nando Dalla Chiesa, Enzo Ciconte e Francesco Forgione e firme del giornalismo italiano come Attilio Bolzoni e Carlo Bonini.

Libri ma non solo. Gaetano Savatteri, direttore artistico della terza edizione del festival dopo Lirio Abbate, ha spiegato che quest'anno si è deciso "di esplorare altri territori rispetto a quelli della saggistica e del giornalismo d'inchiesta, allargando il discorso sulla legalità e contro le mafie ai linguaggi dell'arte, del cinema, della letteratura, della musica". E infatti il festival coinvolge artisti, registi, scrittori, musicisti per uno sguardo trasversale sui temi portanti della manifestazione. Ci saranno istallazioni artistiche, le proiezioni dei film di Roberto Andò, Mimmo Calopresti e Pasquale Scimeca e di documentari, come "Mafia Bunker" di John Dickie ed Elena Cosentino. Oltre ai libri d'inchiesta spazio alla letteratura con Gianrico Carofiglio e Mimmo Gangemi. Tra gli eventi il produttore cinematografico Gaetano Di Vaio presenta, in anteprima nazionale, il libro "Non mi avrete mai", scritto con Guido Lombardi sulla realtà delle periferie napoletane. Le mattinate del festival saranno poi dedicate ai giovani con cinque workshop tematici.

Per il sindaco Gianni Speranza "quella di Trame è una tradizione che si consolida". Che "diventa sempre più ricca e coinvolgente, cui prendono parte tanti ragazzi di tutt'Italia che a Lamezia lavorano, studia e s'informano". Il sindaco mette l'accento sulle donne "che in Calabria e nel Paese stanno dimostrando di essere il vero motore della società, nella lotta alle mafie e non solo". Savatteri ricorda infine a Lamezia prende voce "l'altra Calabria e l'altro Sud, quello di chi lotta ogni giorno per il riscatto della propria terra, di chi ci mette la faccia sui posti di lavoro e nella vita quotidiana". (da Giuseppe Baldessarro, La forza delle donne quante "Trame" da leggere, "La Repubblica", 18/06/'13)

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