mercoledì 9 dicembre 2020

Il Natale salvato dai libri

 


da Raffaella De Santis, Il Natale salvato dai libri, "La Repubblica", 04/12/2020


" [...] Lo scrittore argentino, che da giovane ha avuto la fortuna di crescere avvolto dalle vorticose spirali delle infinite letture di Borges, ha dedicato la sua opera ai libri e ai personaggi immaginari che più ha amato. Anche l’ultimo, Mostri favolosi (Vita e Pensiero), è un omaggio ai propri compagni di viaggio: Cappuccetto Rosso, Frankenstein, Alice, capitano Nemo e molti altri. L’articolo scritto per Robinson è un atto di fiducia nella fedeltà del libro, che resta l’antidoto più sicuro alla noia e alla solitudine. Robinson Crusoe sopravvive al naufragio grazie a un libro, la Bibbia, l’unico che era riuscito a salvare. L’immaginario, ha ragione Manguel, reclama spazi, varca i perimetri delle prigioni e delle case, se ne frega dei confinamenti. Può succedere al contrario che i divieti lo rinvigoriscano, perché nelle situazioni di cattività è umano cercare vie di fuga. Alla fine del Settecento l’ufficiale cattolico savoiardo Xavier de Maistre, costretto a scontare 42 giorni di arresti nella sua casa torinese, aveva saputo trasformare il perimetro della stanza in un contenitore di fantasticherie letterarie. È sua una delle frasi più belle sulla potenza della narrazione: «Mi hanno vietato una città, un punto; ma mi hanno lasciato l’universo intero» (Viaggio intorno alla mia camera, 1794)."

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