mercoledì 25 giugno 2014

Da Austen a Wilde i tesori della British si svelano online



"Una ciocca di capelli del poeta Percy Shelley, il dizionario dello slang criminale usato da Dickens per scrivere Oliver Twist, la corrispondenza in cui Jane Austen riportava le recensioni private dei familiari a Orgoglio e pregiudizio, le vignette sul processo per omosessualità a Oscar Wilde. E poi manoscritti originali, diari, lettere, prime edizioni, ritagli di giornali sulla letteratura classica inglese dell'epoca vittoriana e romantica: in tutto 1200 documenti, che la British Library ha messo da ieri sul proprio sito, a cui chiunque può accedere gratuitamente per consultarli. Sono «i più grandi tesori letterari dell'Inghilterra», dice Roger Walshe, curatore di Discovering Literature (Scoprire la letteratura), l'iniziativa lanciata dalla grande biblioteca pubblica britannica per portare gradualmente sul web tutta o quasi l'immensa mole di materiali custodita nei suoi archivi.
Non è casuale che il progetto parta dalla Austen e dai suoi contemporanei. Un sondaggio tra 500 insegnanti di lettere nelle scuole secondarie superiori del regno ha rivelato recentemente che gli studenti «fanno fatica a identificarsi» con gli autori classici, come riportava ieri il quotidiano Guardian di Londra. Il 76% degli insegnanti afferma che i propri allievi sono in difficoltà a percepire gli scrittori dell'Ottocento come "persone reali", forse perché troppo diversi e distanti dalla loro realtà quotidiana nell'era di internet, di Facebook e degli smartphone. Ma il medesimo rilevamento registra che gli studenti, secondo l'82% dei professori di liceo, sarebbero ispirati dal contatto diretto con manoscritti e reperti originali del tempo. Sono cifre che hanno probabilmente un valore non solo per il Regno Unito, ma pure per altri paesi attraversati dalla rivoluzione digitale.
Ed ecco che internet può in un certo senso rimediare quello che internet ha provocato, colmando il distacco col passato.
La British Library, che è la biblioteca nazionale britannica e una delle più importanti al mondo, con più di 150 milioni di beni di inventario a cui aggiunge ogni anno 13 milioni di nuovi elementi, intende gradualmente trasportare la maggior parte dei suoi materiali online nell'ambito del progetto Discovering Literature, fino a coprire l'intero spettro della letteratura dal poema arcaico Beowulf fino ai contemporanei. Tra i classici messi ora sul suo sito vi sono un racconto scritto e illustrato da Charlotte Bronte per la sua sorellina Anne, il manoscritto di L'importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde, la prima pagina autografa di Tess d'Huberville di Thomas Hardy, disegni originali per le prime edizioni di Alice nel paese delle meraviglie e Cappuccetto rosso, così come altri documenti e testimonianze su Blake, Wordsworth, Shelley, Keats e altri giganti della letteratura inglese." (da Enrico Franceschini, Da Austen a Wilde i tesori della British si svelano online, "La Repubblica", 17/05/'14)

Nessun commento: