sabato 20 settembre 2008

Le 51 parole dell'amore. L'amore nell'Islam dal Medioevo al digitale


"Fatema Mernissi ama stupire e provocare. La scrittrice marocchina lo ha fatto negli anni, raccontando nei suoi libri la vita negli harem, l'amore del Profeta per le donne e le compagne forti e indipendenti che lo affiancarono, il lento affermarsi delle forme di democrazia nei paesi islamici. Torna a farlo in questi giorni con Le 51 parole dell'amore. L'amore nell'Islam dal Medioevo al digitale, un saggio uscito nel 1984 e tornato in libreria lo scorso anno in un'edizione aggiornata: il libro è da oggi anche in Italia (Giunti). In un'epoca di paure e contrapposizioni, la Mernissi teorizza che la principale merce d'esportazione dell'Islam deve essere l'amore: non il petrolio e tantomeno la violenza. Davanti agli occhi del lettore sfila una galleria di donne forti, come Sukayna, nipote del Profeta, e Aisha, la moglie. E arrivando a oggi, le giovani che cercano risposte su internet o affollano i canali delle tv satellitari arabe. La Mernissi racconta come seduzione, passione, fedeltà e matrimonio si evolvano nel corso dei secoli, ma restino il cuore della cultura araba. E come radici dell'amor cortese occidentale affondino nel trattato sull'amore del poeta medievale Ibn Hazm. [...] Ammetterà che negli ultimi anni abbiamo visto anche violenza e terrore nell'Islam ... 'Gli estremisti hanno perso e hanno perso grazie alla tecnologia, all'islam digitale dei 500 canali di cui parlavo prima. Oggi non si può andare in tv e dire che si vuole uccidere delle persone, perché il pubblico globale si rivolterebbe. Il modello di Bin Laden non è più tale per un mondo islamico dove l'urgenza è essere uniti per affrontare i tanti cambiamenti che stiamo vivendo. Voi questo non lo capite perché c'è un gap di comunicazione fra Islam e Occidente: solo colmandolo ricominceremo a parlare davvero'. Lei ha una visione molto ottimistica: l'amore, le donne ... 'Questo è un libro ottimista: chi ha perso sono gli assassini, non l'Islam. Lo dimostrano le donne di cui le ho parlato prima. Lo dimostra la riscoperta delle tradizioni del sufismo che è la religione dell'amore, non della violenza. Lo dimostra Ibn Hazm: questo poeta e teologo medievale parlava di amore come sentimento e rifiutava i suoi aspetti consumistici. Oggi è molto amato dai giovani musulmani, spero che anche voi lo scopriate'." (da Francesca Caferri, Le donne e l'Islam. Fatema Mernissi racconta la loro rivoluzione, "La Repubblica", 20/09/'08)

Nessun commento: