Biblioteca civica "MINO MILANI" bibliogarlasco@yahoo.it tel. 0382/801009 "Le paradis, à n'en pas douter, n'est qu'une immense bibliothèque" (Gaston Bachelard) SELEZIONE DI ARTICOLI SULL'UNIVERSO-LIBRO
sabato 16 agosto 2008
La finestra rotta di Jeffery Deaver
"Vi do un consiglio: dopo aver percorso a ritmo di corsa le 567 pagine de La finestra
rotta (Rizzoli) - con cui Jeffery Deaver vi obbliga a fare conoscenza con un assassino seriale che abbina ad ogni esecuzione la puntuale messa sotto accusa di un innocente, travolto da una valanga di falsi indizi fabbricati attingendo alla sua identità digitale - leggete la recentissima relazione con cui il Garante per la protezione dei dati personali ha descritto lo stato delle banche dati in Italia. Il testo del professor Francesco Pizzetti non avrà il ritmo mozzafiato dei thriller di Deaver che hanno venduto oltre venti milioni di copie nel mondo, ma qualche brivido e senso di angoscia riesce a darlo. A cominciare da dove - parola di Garante - si riferisce che da noi 'permane una diffusa indifferenza per la protezione dei dati in settori delicatissimi quali credito, sanità, amministrazione finanziaria, strutture di servizio'. E poi, per essere più chiaro, il Garante afferma che a ogni verifica 'su una grande banca dati, pubblica o privata, si constata la carenza delle misure protettive'. Aggiunge poi che 'la protezione dei dati negli uffici giudiziari è ancora quasi all'anno zero' e conclude sostenendo che un Paese che non conosce neppure quali e quante sono le sue banche dati e non sa proteggerle - come appunto accade da noi - espone a gravi rischi i cittadini e le stesse istituzioni. A delineare, seppure in modo estremo, i rischi possibili in cui potremmo incorrere ci pensa La finestra rotta di Deaver. E chi vuole avere idea di quali ingredienti sia fatta l'identità digitale di ciascuno di noi scorra le dieci pagine, da pag. 486 a 497, in cui sono elencate le centinaia di voci del dossier tipo che può essere redatto su ogni aspetto della vita quotidiana di ognuno e poi stoccato in qualche banca dati. Da qui il monito con cui Deaver conclude il suo thriller. 'Tenete d'occhio la vostra identità. Se non lo fate voi, lo farà altra gente ...'. Meglio ascoltarlo." (da Giorgio Boatti, Il serial killer fa strage di identità, "TuttoLibri", "La Stampa", 09/08/'08)
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