lunedì 4 agosto 2008

Aleksandr Solgenitsyn 1918 - 2008


"La scomparsa di Aleksandr Isaevic Solgenitsyn segna la chiusura di tutta un'epoca della letteratura russa del Novecento, che ha coinciso per tanta parte con la vicenda del comunismo sovietico. Nel 1970 Solgenitsyn è stato uno dei cinque premi Nobel russi per la letteratura del XX secolo (dopo Bunin nel 1933, Pasternak nal 1958, Solochov nel 1965, e prima di Brodskij nel 1987) e, per quanto le vicende di una storia letteraria nazionale non siano riassumibili nelle scelte operate dall'Accademia Svedese (se non a costo di ritenere 'minori' scrittori come Tolstoj e Cechov, Blok e Majakovskij, Mandel'stam, Achmatova, Cvetaeva, Bulgakov ...), esse tuttavia offrono il tracciato di una cultura, da cui sarebbe vano prescindere. Nel 1998 Solgenitsyn dichiarò che se 'avesse dovuto costruirla lui, la sua vita, non avrebbe potuto inventarne una migliore di quella che Dio gli ha dato'. La sua lunga vita (era nato l'11 dicembre 1918 a Kislovodsk; è morto a 89 anni, sette più di Lev Tolstoj) ha conosciuto cinque fasi diverse. I primi ventisette anni sono stati quelli di un giovane sovietico che studia matematica, ma si iscrive a un istituto letterario per seguire una precoce vocazione artistica, si sposa, va alla guerra, viene decorato. [...]" (da Cesare G. De Michelis, Aleksandr Solgenitsyn. Addio al Nobel dissidente che svelò gli orrori dei gulag, "La Repubblica", 04/08/'08)
"Solzhenitsyn, Soviet dissident writer, dies at 89" (da GuardianUnlimitedBooks)
"Solzhenitsyn, Literary Giant Who Defied Soviets, Dies at 89" (da NYTimes)

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