
Smokiana. Elogio del fumo nella letteratura di tutti i tempi di Enrico Remmert e Luca Ragagnin (Marsilio, 2007): "Il beato Escrivà de Balaguer, scoprendo che dei primi tre sacerdoti dell'Opus Dei nessuno fumava, ordinò che almeno uno cominciasse. 'Obbedì colui che diverrà il suo primo successore, Alvaro del Portillo' (Vittorio Messori). Molière invece, si sa, aveva usato il fumo per deridere la religione - è il famoso attacco del Don Giovanni: 'Checché ne dicano Aristotele e tutta la filosofia, non c'è niente di meglio del tabacco'. [...] Smokiana, una deliziosa antologia politicamente scorretta, ripercorre i sensi e le mille occorrenze di un vizio trascorso. Da Erodoto: 'Nel paese degli Sciiti esiste una pianta chiamata cannabis ...', a Alice, curiosa del bruco che fuma il narghilè 'incurante di lei e di ogni altra cosa al mondo' (Carroll), l'oppio regala a Brecht il disincanto: le lotte, le bandiere rosse - 'voi tutti sapete da tempo / che a nessuno di noi gioveranno'. In Italia il romanzo novecentesco nasce con Perelà, l'uomo di fumo di Palazzeschi: 'Io sono molto ... tanto ... tanto leggero'; nel 1911 il personaggio già futurista, aereo e volubile, che sfugge alla morte esalandosi dal caminetto, annichila il realismo - come l'u. s. (l'ultima sigaretta) di Svevo, o il grande Smog di Buzzati, versione ecologa del Grande Fratello. Nel mondo, tra Holmes e Simenon, anche il romanzo di genere fuma [...]. Il fumo è erotismo [...]. E anche, simbolo e consolazione del nulla: 'Aver paura? Fumo. Perché? Fumo.' (Rilke)" (da D. Galateria, Elogio del fumo da Erodoto a Rilke, "Almanacco dei libri", "La Repubblica", 29/12/'07)
Recensione da Wuz
2 commenti:
Ottimo! Finalmente.
Ottimi anche:
http://www.guardian.co.uk/uk/2008/jan/16/smoking.books
Silvana
Posta un commento