Mestieri di scrittori di Daria Galateria (Sellerio, 2007): "[...] 'Carmina panem non dant'; molti scrittori, per mantenersi, hanno dovuto lavorare. A inizio Novecento - prima che lo Stato mecenate cominciasse a offrire agli intellettuali svariate sponde - i mestieri potevano essere stravaganti, e a volte estremi; ma quasi tutti, poeti e narratori, lamentano che sia la scrittura l'impegno più massacrante . [...]" (da D. Galateria, L'arte di arrangiarsi, "La Repubblica", 2/12/'07).
Alla ricerca dell'agiatezza, o magari solo per campare, gli scrittori si sono dedicati ai mestieri più vari, da saltimbanco a cercatore d'oro, da fornaio a industriale, da contrabbandiere d'oppio a fuochista in Cina; e poi piloti, tagliatori di teste, poliziotti, medici, doganieri, piazzisti di bigiotteria, tutti lavori che hanno finito per affacciarsi nella scrittura. Il mestiere più prestigioso lo ha praticato Malraux, che è stato ministro; Jack London ha collezionato infiniti mestieri, fu per esempio fiociniere su baleniere dell'Artico; Colette aprì nel 1932 un Istituto di bellezza; George Orwell dalla Polizia Imperiale in Birmania passò a miserrime condizioni, lavapiatti e barbone; pensava di conoscere così il mondo e guadagnarsi la condizione di letterato. Gorki fece mille cose: come sguattero sul Volga conobbe il cuoco che gli fece conoscere i libri. Saint-Exupéry pensava che il suo vero mestiere fosse l'aviazione. Italo Svevo, per fare il grande industriale, smise di scrivere: gli bastava una riga per renderlo inetto al lavoro pratico per una settimana.
Daria Galateria nel catalogo Sellerio
1 commento:
prezioso questo luogo-biblioteca! :) un saluto e un grazie. zop
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