"Si vive una volta soltanto, / bisogna imparare ad amare e a vivere / quando ancora non è tardi per credere / propizio il giorno a venire / meno duro / il selciato, meno buia la notte, / incerta la tristezza / a volte bastano / due pagine di un libro per credere / eterna l'eternità, eterni / i tuoi baci /sempre tra il ricordo e la speranza"
"Questi versi sono di Manuel Vázquez Montalbán, che fu narratore, saggista e giornalista, ma si considerò sempre e soprattutto poeta. [...] La sua poesia ci arriva oggi nell'antologia Il desiderio e la rosa (Frassinelli). [...] La scelta seppure ampia, è tratta da Memoria y deseo che comprende tutti i testi pubblicati in Spagna in date diverse, ma anche alcuni capitoli di Città, edito in Italia da Frassinelli nel 1997. La poesia di Montalbán è strettamente legata al suo percorso umano e politico, ricco di allusioni ad una Spagna tragica, tradita dalla Storia e riconquistata con difficoltà, ma sempre con amore. Basti ricordare come il primo impulso a scriverla venisse a Manolo nell'anno e mezzo trascorso nelle carceri franchiste, attraverso la lettura di Cesare Pavese. Poco più tardi arrivò l'influenza di T. S. Eliot, richiamato da alcuni nodi poetici assai evidenti. Così in Nulla rimase d'aprile: "Era diverso aprile, allora / c'era allegria, e tracce di cozze / sulla scogliera, canzoni / in riva al tramonto, pretendenti / vanamente appostati agli angoli". I richiami si incrociano: per esempio, nella storia personale dell'amatissima madre, che si chiamava Rosa, e anche tra il mese di aprile che nel 1934 è quello delle promesse della Repubblica, ma più tardi segnerà la fine della Guerra Civile. [...] Tutto, in questa poesia, esiste e coesiste, materia di riflessioni appassionate, proprio come accadde nella vita veloce e generosa di Montalbán". (da A. Bianchini, Montalbán: nulla rimase d'aprile, "TuttoLibri", "La Stampa", 22/12/'07)
Manuel Vázquez Montalbán (da Rai Libro)
Manuel Vázquez Montalbán nel catalogo Frassinelli
Lo scriba seduto (Frassinelli, 1997)
"Manuel Vázquez Montalbán, ou la liberté de l'écriture"
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