"L'attacco di un concerto gode di più privilegi dell’incipit di un libro. Rispetto alle parole, si potrebbe dire, è privilegiato il suono in sé. Un libro è composto dalle stesse parole che usiamo ogni giorno per spiegare, descrivere, chiedere, litigare, supplicare, esultare, dire la verità e mentire. I nostri pensieri prendono forma nelle parole; quindi, le parole sulla pagina scritta devono competere con le parole che abbiamo nella mente. La musica dispone di un mondo ben più vasto di associazioni proprio in virtù della sua natura ambivalente: essa è nel mondo, ma è anche fuori dal mondo." (da La musica sveglia il tempo)
La musica sveglia il tempo di Daniel Barenboim (Feltrinelli, 2007): "Questo non è un libro per musicisti o per non-musicisti, è piuttosto un libro per le menti curiose di scoprire le corrispondenze fra musica e vita, e la saggezza che diventa comprensibile all’orecchio pensante. Tali scoperte non sono privilegi riservati ai musicisti di grande talento che fin dalla più tenera età ricevono un’educazione musicale, né una torre d’avorio o un lusso riservato ai ricchi; sono convinto che sviluppare l’intelligenza dell’orecchio sia una necessità fondamentale."
Intervista a Daniel Barenboim (da RadioAlt)
Richard Wagner, Tristan und Isolde, direttore Daniel Barenboim, Milano, Teatro alla Scala, 7 dicembre 2007 - 2 gennaio 2008. Tristano e Isotta, protagonisti di una delle più grandi storie d'amore della letteratura: numerose versioni letterarie tramandano la leggenda nel Medioevo, rielaborando un mito le cui radici risalgono a lontane tradizioni celtiche.
"La Prima della Prima. Tristano e Isotta alla Scala" (da IlSole24Ore)
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