"Le donne sono state lungo la storia 'le piccole mosche' che cadevano nella rete della parola scritta"
(Dubravka Ugrešić, Vietato leggere)
Le donne che leggono sono pericolose (Les femmes qui lisent sont dangereuses) di Stefan Bollmann e Elke Heidenreich (Rizzoli, 2007): Le donne e i libri possono essere passioni divoranti e proibite. Nel corso dei secoli, le donne che leggono hanno sedotto pittori e fotografi, che le hanno raffigurate in giardino, sul divano o a letto, con i volti sognanti o concentrati, nude, in déshabillé o magnificamente vestite. Da Simone Martini a Rembrandt, Vermeer, Fragonard, da Matisse, Heckel e Hopper fino alla famosa fotografia di Eve Arnold con Marilyn Monroe che legge l'Ulisse: questo libro mette in scena una galleria di figure affascinate e affascinanti. Attraverso i dipinti, i disegni e le fotografie questo volume racconta la storia della lettura femminile dal Medioevo al XXI secolo. Il tema della 'lettrice' ha affascinato gli artisti di tutte le epoche. Sono stati tuttavia necessari molti secoli perché alle donne venisse permesso di leggere ciò che volevano. Prima potevano ricamare, pregare, allevare bambini e cucinare. Ma nel momento in cui esse colgono nella lettura la possibilità di sostituire l'angusto mondo della loro casa con il mondo sconfinato del pensiero, della fantasia e del sapere, diventano una minaccia. Nel corso dei secoli, le lettrici hanno sempre fatto paura agli uomini comuni che vedevano nella lettura un modo per la donna di emanciparsi. Le donne che leggono sono pericolose perché in questo modo si sono appropriate (e forse lo fanno ancora oggi) di conoscenze ed esperienze originariamente non destinate a loro (dalla prefazione di Daria Bignardi).
Recensione da WUZ
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