sabato 15 novembre 2008

Jean Staronbinski: "Un testo è una voce che ci parla una critica troppo tecnica lo uccide"


"'Avevo sedici anni quando mio padre mi regalò pe ril compleanno la Pléiade degli Essais di Montaigne con la prefazione di Albert Thibaudet. Fu un "incontro" che lasciò un segno profondo. Da allora la letteratura mi ha accompagnato per tutta la vita'. Jean Starobinski, una delle voci più importanti e originali della critica letteraria contemporanea, festeggerà lunedì il suo ottantottesimo compleanno. In sessant'anni di febbrile attività, i suoi celebri saggi su Montaigne, Baudelaire, Rousseau, Montesquieu, Diderot gli hanno procurato prestigiosi premi (Institut de France, Balzan, Goethe) e numerose lauree honoris causa (l'ultima, il prossimo 19 dicembre, dall'Orientale di Napoli). [...] 'L'insegnamento - conclude il critico - mi manca. Ma i progetti da portare a termine riempiono tutta la mia giornata. Sto risistemando una serie di saggi su Diderot e Rousseau. E poi vorrei realizzare un libro su un tema che mi attrae tantissimo: la descrizione nei testi letterari di una giornata tipo." (da Nuccio Ordine, Un testo è una voce che ci parla, una critica troppo tecnica lo uccide, "Corriere della Sera, 15/11/'08)

Nessun commento: