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"E' un libro molto curioso, costruito come una classica detective story, ma che ricostruisce un caso relamente accaduto nell'Inghilterra vittoriana del 1860, prima del debutto del mitico Sherlock Holmes. In Omicidio a Road Hill House (The Suspicions of Mr. Whicher: A Shocking Murder and the Undoing of a Great Victorian Detective) di Kate Summerscale (Einaudi), l'investigatore, componente di una squadra speciale di Scotland Yard, procedendo per intuizioni e deduzioni, individua il colpevole di un orrendo infanticidio, ma non riesce a incastrarlo immediatamente e finisce sotto accusa da parte della stampa e dell'opinione pubblica, perché la verità è troppo scomoda. Il libro è al tempo stesso un saggio storico, una bella narrazione che ti prende alla gola e anche una riflessione epistemologica; l'autrice ci fa rivivere un'epoca, e ci immerge in un problema di criminologia e di logica. L'indagine poliziesca e la scoperta scientifica, come notava Charles Dickens, hanno molti elementi in comune e gli investigatori migliori, proprio come gli scienziati, imparano dai loro errori. I grandi protagomnisti del romanzo poliziesco, di cui sono un lettore appassionato (da Conan Doyle ad Agatha Christie e John Dixon Carr), sono infatti degli autentici eroi del fallibilismo, nella migliore tradizione filosofica di Peirce e Popper". (da Massimiliano Panarari, Giulio Giorello sta leggendo: un giallo apistemologico, "Almanacco dei libri", "La Repubblica", 29/11/'08)
"Murder most foul" (da GuardianBooks)
"The birth of the detective" (da GuardianBooks)
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