"Maurizio Cucchi. La poesia dell'etica" (da RaiNews24Rai)
La traversata di Milano di Maurizio Cucchi (Mondadori, 2007): "Forse capita per le città quanto capita in un atto creativo: saper vedere ciò che è segreto, quantunque stia lì davanti a te, davanti a tutti. Una specie di furto con destrezza, che Maurizio Cucchi - da poeta qual è - ha voluto mettere in un libro appena pubblicato da Mondadori con un titolo, La traversata di Milano, espressamente rubato (per 'rendergli omaggio') a Vittorio Sereni. [...]
Con atto d'amore pudico e disadorno ma accogliente, Cucchi va in cerca sia della Milano che non c'è più, sia della Milano che c'è ancora. E a poco a poco le linee del suo 'vagabondaggio' tra luoghi e non-luoghi si uniscono in una sorta di doppia destinazione: le ferite, le giunture, i margini e le cicatrici di una città profondamente mutata, che però a volte sa conservare pezzetti di cuore, frammenti di angoli remoti (magari nel perfetto centro), le 'dolci acque' della Martesana, il Parco Lambro, a 'Montagnola', i boschetti, i giardini, gli orti, le cascine. Ma anche i pregiudizi duri a morire, contro i quali combattere la buona battaglia (e in questo senso l'infilata delle chiese diventa una sezione più che sintomatica). [...] In una fitta sequenza di toponimi e di nomi, da Petrarca a Leonardo, da Erba a Raboni, da Porta a Tessa, da Parini a Manzoni, da Felice Romani a Dossi, da Rovani a Cavallotti, da Emilio Praga a Milo De Angelis, da Testori a Franco Loi, da Meazza a Jannacci, da Bagnoli (Osvaldo) a Buffalo Bill, questo è il libro di un poeta che suggerisce la maniera di entrare nel mondo della sua poesia. Dichiarazioni, idiosincrasie (ad esempio per i 'forzati appassionati delle antiche tradizioni e dell'autentico'), parole che nella pronuncia di un suono racchiudono e raccontano un mondo di passi non ancora (o non ancora del tutto) perduti. Quel che 'di antico' c'è nei percorsi innamorati di un flâneur." (da: G. Tesio, Ascolto, Milano, il tuo cuore antico, "TuttoLibri", "La Stampa", 27/10/'07)
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