sabato 27 ottobre 2007

Jonathan FRANZEN: "Il fatto che gli americani guardino tantissima TV e leggano poco Henry James mi provocava un'angoscia apocalittica"

"Il problema di preservare individualità e complessità in mezzo al frastuono e alle distrazioni della cultura di massa: la questione di come stare soli"

I libri di Franzen
Come stare soli. Lo scrittore, il lettore e la cultura di massa (How to be alone) (Einaudi, 2003): "Poi un pomeriggio, nella piccola biblioteca di Yaddo, trovai il romanzo breve di Paula Fox Quello che rimane. [...] Il fatto che qualcun altro, oltre me, avesse sofferto per queste ambiguità e avesse visto la luce in fondo a esse - che il libro di Fox fosse stato pubblicato e conservato; che potessi trovare compagnia e consolazione e speranza in un oggetto preso quasi a caso da uno scaffale - somigliava a un esempio di grazia religiosa. Eppure, proprio mentre venivo salvato, come lettore, da Quello che rimane, come scrittore ero sopraffatto dalla disperazione riguardo alla possibilità di connettere il personale con il sociale. Al giorno d'oggi, chiunque si trovasse a leggere Quello che rimane verrebbe colpito dalla familiarità ma anche dalla estraneità del mondo dei Bentwood. Un quarto di secolo non ha fatto altro che ampliare e confermare il senso di crisi culturale espresso da Fox."
"Jonathan Franzen Uncorrected" (da Powells.com)
Incontro con Franzen (da RaiLibro)

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