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Svegliami, ti prego, succede ancora
(Quare tristis, 1998)
Svegliami, ti prego, succede ancora
d’implorare in un sogno a questa tenera
età, aiutami, fa’ che non sia vera
l’oscena materia del buio. Sfiora
allora davvero una mano il mio
corpo assiderato e di colpo so
d’averti chiamata e che non saprò
più niente.
"Raboni è uno dei pochissimi poeti degni di questo nome che si possono dire naturaliter poeti civili ... Tutto ricade nel campo di un'etica della responsabilità e del civismo, per quanto la ricchezza e la violenza 'ingenua' dei sentimenti avviino l'espressione poetica verso un'idea etica per così dire inesorabile, anche se di fatto egli si dichiarò apertamente poeta civile solo negli ultimi anni."
(Andrea Zanzotto)
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Giovanni Raboni (da RaiLibro)
Raboni legge Raboni
(da RaiLibro)
I libri di G. Raboni
Ultimi versi (Garzanti, 2006)
L'opera poetica (Mondadori, 2006)
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