lunedì 1 ottobre 2007

Giovanni RABONI: "Raboni è uno dei pochissimi poeti degni di questo nome che si possono dire naturaliter poeti civili"


Svegliami, ti prego, succede ancora
(Quare tristis, 1998)
Svegliami, ti prego, succede ancora
d’implorare in un sogno a questa tenera
età, aiutami, fa’ che non sia vera
l’oscena materia del buio. Sfiora

allora davvero una mano il mio
corpo assiderato e di colpo so
d’averti chiamata e che non saprò
più niente.

"Raboni è uno dei pochissimi poeti degni di questo nome che si possono dire naturaliter poeti civili ... Tutto ricade nel campo di un'etica della responsabilità e del civismo, per quanto la ricchezza e la violenza 'ingenua' dei sentimenti avviino l'espressione poetica verso un'idea etica per così dire inesorabile, anche se di fatto egli si dichiarò apertamente poeta civile solo negli ultimi anni."
(Andrea Zanzotto)

Giovanni Raboni (da RaiLibro)
Raboni legge Raboni
(da RaiLibro)
I libri di G. Raboni
Ultimi versi (Garzanti, 2006)
L'opera poetica (Mondadori, 2006)

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